di Luca Stella
La notizia è stata pubblicata ieri sul Corriere della Sera, sancendo l’ovvio, ovvero la crisi profonda e irreversibile di centri commerciali e ipermercati e il rilancio dei piccoli negozi di prossimità; le botteghe di quartiere per intenderci.
Questo accade non solo per quanto attiene agli alimentari o al vestiario, dunque ai beni di prima necessità, ma anche a tutto quanto è relativo alla vita delle persone, turismo incluso.
Eppure, che il mondo stesse cambiando e non andando nella direzione dei grandi numeri, bastava guardarsi attorno per comprenderlo, magari iniziando dal libro “Comunicazione 2.0” scritto tanti anni or sono o passando dal quartiere Viganello di Lugano.