Zio Ciak addio

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ci ha lasciato Giovanni Gallo Pierluigi Alinari Michael Eckl Costante Assandri buon ultimo viaggio Gianfranco Sartorelli ci ha lasciato

da ADRIA Italia riceviamo e pubblichiamo

I più giovani del settore camper puri, detti van, non sanno che se oggi questo segmento di mercato gode di grande vitalità in Italia, lo si deve anche a Piero Ciacchella che oggi tutti noi piangiamo.

Agli inizi di questo secolo, Piero “zio Ciak” Ciacchella si rese autore di grandi raid per il mondo a bordo di un Adria Van con il supporto entusiasta di ADRIA Italia.

Fu proprio la famiglia Antolini, difatti, a intuire le grandi potenzialità del segmento furgonati, quando ancora nessun altro costruttore in Italia ci credeva, e investire anche grazie a un supporto mediatico senza precedenti nelle sue avventure in giro per il mondo.

A bordo del suo Adriavan, Piero “zio Ciak” Ciacchella nel 2000 percorse circa 16.000 chilometri, viaggiando in tre continenti, lungo i deserti libici fino al Sinai.

Nel 2001 fu la volta della spedizione “Italia – Mongolia”, attraversando 14 Paesi in 122 giorni e percorrendo circa 25.000 chilometri.

Ma il viaggio che lo consacrò nell’opinione pubblica, fu certamente, nel 2002, il raid “Dall’Alaska alla Terra del Fuoco” che in tre mesi lo portò fino alla terra di Papa Francesco, dove per molti “finisce il mondo”.

Indomito, Piero “zio Ciak” Ciacchella nel 2004 partendo da Venezia giunse in Australia, percorrendo in 6 mesi ben 35.000 chilometri.

Il 2005 lo vide protagonista del suo ultimo viaggio con il fido Adriavan, quando tornò in India per una missione di solidarietà, visto che quelle terre furono colpite da un disastroso tzunami, 30.000 chilometri per portare solidarietà concreta.

Questo 2020 si conclude in modo amaro per ADRIA Italia – commenta Adriano Antolini amministratore della società mestrina – ci lascia un amico, un grande viaggiatore, un camperista di lungo corso e un entusiasta della vita all’aria aperta. Lo ricorderemo sempre per le sue doti di umanità, grande cultura e per quella voglia di scoprire che dovrebbe albergare sempre in ognuno di noi”.

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