di Luca Stella
WhatsApp e Telegram sono due sistemi, tra i tanti, di messaggistica.
Se provassimo a fare un confronto fra WhatsApp e Telegram il risultato sarebbe perfino imbarazzante, umiliante per Whatsapp visto che Telegram vincerebbe 100 a zero, su tutti i fronti.
Eppure la gente usa WhatsApp e allora è importante chiedersi come mai si preferisce utilizzare un sistema inutilmente complicato, incredibilmente laborioso, difficile da leggere e anche poco sicuro nella privacy. Esiste Telegram ma perché allora la gente non passa in massa verso quest’ultimo?
Perché le persone sono pigre, quindi è difficile scalfire le abitudini, per esempio. Ricordiamo che far cambiare abitudine al cervello è la cosa più impegnativa in assoluto, altro che scalare una montagna!
Non importa se il cambiamento è migliorativo, è difficile che la gente cambi, stop. Soprattutto se si associa l’equivalenza: cambiamento = evoluzione, perché non sempre cambiare in meglio significa andare avanti nell’evoluzione, talvolta significa l’esatto contrario, perché cambiare significa pensare e analizzare.
Poi perché c’è l’effetto gregge. Tutti vogliono sentirsi diversi ma rigorosamente in un mondo di uguali. Guai a essere veramente se stessi!
Come quelle persone che per sentirsi originali si fanno un tatuaggio e così entrano nella schiera della moltitudine, visto che ormai è cosa comunque. Per distinguere, diventano invisibili. Dire a una persona che deve uscire dal gregge è incredibilmente difficile.
Poi c’è la regola madre: chi arriva prima meglio alloggia. Quindi il primo a giungere sul mercato, e anche il sistema più utilizzato nel mondo ancora oggi, è Skype. In Europa Whatsapp è giunto prima di Telegram e Telegram paga le conseguenze del “me too“, ossia del “anch’io“. Bene, il fatto che ci sia anche lui, per quanto incommensurabilmente migliore, al gregge non basta.
E’ una lezione di vita. I lettori di Newscamp.info sono pregati di prendere nota e di riflettere su quante volte nella vita potremmo cambiare per migliorarci e non lo facciamo. E cambiare non sempre significa un passo in avanti, a volte è un passo indietro o, come in questo caso, un passo di lato, visto che i due sistemi consentono le medesime funzioni.