“VIETATO dare uno strappo”: ufficiale, non puoi dare più nemmeno un ‘passaggio’, neanche per brevi tratti I Art. 184 CdS: altro che gesto di cortesia

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“Vietato dare uno strappo”: sì, ora è  ufficiale, non puoi dare più nemmeno un ‘passaggio’, neanche per brevi tratti. Lo dice l’articolo 184 CdS. Se ti dovessero beccare, rischieresti grosso. Altro che gesto di cortesia.

Quando si parla di “dare uno strappo” in auto, si intende una cosa chiarissima e molto comune nella vita quotidiana: offrire un passaggio a qualcuno.

Magari a un amico, un collega o un conoscente che deve andare nella stessa direzione. Un gesto di cortesia, semplice e spontaneo, che fa parte della normalità dei rapporti sociali.

Tuttavia, dietro questa abitudine apparentemente innocua, possono nascondersi implicazioni legali e di responsabilità che non tutti conoscono.

Innanzitutto, dare un passaggio è del tutto legittimo se avviene in modo occasionale e gratuito. Il problema sorge quando quello che sembra un semplice favore assume altri significati.

Non devi più dare lo ‘strappo’

Per esempio, se assume i contorni di un’attività organizzata o a scopo di lucro. In quel caso, infatti, si potrebbe configurare una violazione delle norme sul trasporto pubblico o privato di persone, soprattutto se non si dispone delle autorizzazioni necessarie previste dalla legge.

Inoltre, anche se il passaggio è gratuito, chi guida ha comunque piena responsabilità per la sicurezza dei passeggeri. In caso di incidente, l’assicurazione copre i danni subiti dal trasportato, ma resta fermo l’obbligo del conducente di rispettare tutte le norme del Codice della Strada. Ma non è tutto: a volte  “dare uno strappo”, può volere dire anche dell’altro.

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Lo dice il Codice della Strada, non puoi più farlo

L’articolo 184 del Codice della Strada parla chiaro e stabilisce le norme che regolano la circolazione dei veicoli e un vincolo che non deve mai essere violato. Si tratta di uno ‘strappo’, certo, ma non del tipo che conosciamo regolarmente.

Si parla di mezzi trainati e dei rimorchi, un ambito spesso sottovalutato ma di grande importanza per la sicurezza stradale. Questo articolo disciplina in modo dettagliato come e quando è possibile trainare un altro veicolo, quali sono i limiti e le condizioni da rispettare, e cosa comporta violare tali regole. L’articolo 184 si occupa della circolazione con rimorchi, specificando che i veicoli non destinati originariamente a trainare non possono essere modificati per farlo, se non con autorizzazione e aggiornamento dei documenti. Viene inoltre ribadito che il peso complessivo del rimorchio non deve superare quello stabilito dal costruttore e indicato nella carta di circolazione. Il mancato rispetto di queste norme comporta sanzioni amministrative, che possono variare da multe salate fino al fermo del veicolo. Ma non solo: se dal mancato rispetto dell’articolo 184 derivano danni a persone o cose, le conseguenze possono estendersi anche sul piano penale, con responsabilità dirette per il conducente.