VACANZELANDI@, analisi del nome

di Luca StellaNewscamp ha seguito fin dal suo primo apparire nel nostro settore, quasi un anno fa, il sitoVacanze Pleinaire questo perché ha colmato un buco, un vuoto che c’era nella comunicazione telematica e non solo.Vacanze Pleinair è nato, infatti, come un sito Internet destinato a chi deve utilizzare il proprio camper o la propria caravan, puntando principalmente a indicare e suggerire itinerari, percorsi, mete e anche suggerire le operazioni giuste per il mantenimento in perfetta forma del proprio veicolo ricreazionale.Si dirà che esistono già altri prodotti editoriali telematici che contengonoanchequesto tipo di indicazioni. Verissimo, ci sono in Newscamp che però è un prodotto giornalistico, ci sono in altri che però sono più orientati alla Community Web, ossia ospitando anche forum con il rischio di cortocircuitare l’informazione. Insomma, niente del genere. O meglio, esistono poi siti che si definiscono “Portali” e già questa definizione corre il rischio di limitarne la diffusione.Insomma, in un panorama di siti leader e di secondari con caratteristiche proprie ma differenti, ecco che Vacanze Pleinair è uscito con una linea editoriale autonoma e una, vogliamo dirlo?, personalità autentica, che lo identifica e lo caratterizza. A riprova non ci sono i dati, che chissà perché sono sempre “eccezionali” per chi dice dei propri e “deprimenti” per i concorrenti. No, oggi la riprova la si ha sul sito Internet più famoso e popolare al mondo, e anche in Italia, ovvero Facebook. Se davvero un sito Internet è seguito, visto, realmente interessante, ecco che la pagina dovrebbe esplodere come numero di iscritti. Tant’è che molte agenzie pubblicitarie e grandi multinazionali dovendo pianificare pubblicitariamente, non chiedono più i dati, ma per prima cosa vanno a vedere il numero di fans che la corrispondente pagina Facebook ha e da lì partono.Diciamo subito quindi che Vacanze Pleinair è su Facebook un bellissimo e meritevole competitor di Newscamp, con numeri davvero importanti che arrivano ad essere di 5mila fans per la pagina di Vacanze Pleinair e di oltre 2mila per il gruppo. Roba pesante, non chiacchere al vento. di Luca StellaNewscamp ha seguito fin dal suo primo apparire nel nostro settore, quasi un anno fa, il sitoVacanze Pleinaire questo perché ha colmato un buco, un vuoto che c’era nella comunicazione telematica e non solo.Vacanze Pleinair è nato, infatti, come un sito Internet destinato a chi deve utilizzare il proprio camper o la propria caravan, puntando principalmente a indicare e suggerire itinerari, percorsi, mete e anche suggerire le operazioni giuste per il mantenimento in perfetta forma del proprio veicolo ricreazionale.Si dirà che esistono già altri prodotti editoriali telematici che contengonoanchequesto tipo di indicazioni. Verissimo, ci sono in Newscamp che però è un prodotto giornalistico, ci sono in altri che però sono più orientati alla Community Web, ossia ospitando anche forum con il rischio di cortocircuitare l’informazione. Insomma, niente del genere. O meglio, esistono poi siti che si definiscono “Portali” e già questa definizione corre il rischio di limitarne la diffusione.Insomma, in un panorama di siti leader e di secondari con caratteristiche proprie ma differenti, ecco che Vacanze Pleinair è uscito con una linea editoriale autonoma e una, vogliamo dirlo?, personalità autentica, che lo identifica e lo caratterizza. A riprova non ci sono i dati, che chissà perché sono sempre “eccezionali” per chi dice dei propri e “deprimenti” per i concorrenti. No, oggi la riprova la si ha sul sito Internet più famoso e popolare al mondo, e anche in Italia, ovvero Facebook. Se davvero un sito Internet è seguito, visto, realmente interessante, ecco che la pagina dovrebbe esplodere come numero di iscritti. Tant’è che molte agenzie pubblicitarie e grandi multinazionali dovendo pianificare pubblicitariamente, non chiedono più i dati, ma per prima cosa vanno a vedere il numero di fans che la corrispondente pagina Facebook ha e da lì partono.Diciamo subito quindi che Vacanze Pleinair è su Facebook un bellissimo e meritevole competitor di Newscamp, con numeri davvero importanti che arrivano ad essere di 5mila fans per la pagina di Vacanze Pleinair e di oltre 2mila per il gruppo. Roba pesante, non chiacchere al vento. E’ di oggi la notizia che Vacanze Pleinair festeggerà il suo primo anno di vita con il cambio del nome. Come Newscamp ha pubblicato nella news dedicata,muoreVacanze Pleinair enasceVACANZELANDI@.Come a Vacanze Pleinair sanno, lo scrivente ha sempre prestato una attenzione maniacale al naming, ossia alla corretta denominazione, perché è dal nome che si inizia a comprendere di cosa stiamo parlando. Così come, ad esempio, abbiamo sempre scritto che denominare una fiera nazionale di settore “Mondo Natura” significa rischiare di sottostimare gli effetti del naming, tant’è che ora l’omologa manifestazione si chiama, per fortuna, “Il Salone del Camper” (ma ci voleva tanto per decidersi?) o la stessa NEWSCAMP non si chiama, per esempio NEWSCAMPER o CAMPNEWS, seppur nomi da noi depositati assieme ad altri, perché avremmo stabilito di voler non essere letti o far la figura dei pessimi comunicatori, ecco che quel nome, Vacanze Pleinair, a noi non è mai piaciuto e questo scelto VACANZELANDI@ lo troviamo perfetto.Ma siccome come sempre, qui a Newscamp non si scrive basandoci sul “credo”, ma su dati oggettivi, trovo che sia corretto far comprendere ai lettori il perché dell’ottima scelta effettuata dalla redazione emiliano-romagnola passando a VACANZELANDI@ o, viceversa, del perché quel Vacanze Pleinair li ha addirittura danneggiati e non ha permesso di trasformare un clamoroso exploit in tema di successo ottenuto, come è stato, in un caso unico, ma si rifaranno a breve.Iniziamo con il definire cos’è il naming, visto che utilizzeremo i suoi canoni:per naming intendiamo quel ramo della comunicazione e del marketing, figlio della PNL (la Programmazione NeuroLinguistica di cui Newscamp è pregna nei suoi articoli) che si occupa di stabilire la correttezza del nome di un prodotto, qualunque esso sia: una automobile, un servizio telefonico o, in questo caso, un media telematico di settore.Naming in italiano lo tradurremo con un “nominando” o “chiamando”, anche se, come spesso accade, i nomi inglesi sono difficilmente traducibili in senso stretto. In senso lato, se si preferisce non utilizzare la denominazione internazionale, lo potremmo ribattezzare “Nominologia” e quindi storcendo il naso consigliamo di tornare sulla parola Naming che forse suona meglio.Senza voler tediare i lettori, ma certi che questo editoriale possa riuscire interessante, analizziamo ora la parola VACANZELANDI@.1) il nome scelto deve permettere di distinguere e posizionare in una frazione di secondo, quindi anche a livello subliminale, il prodotto sul mercato. In questo caso, sia Vacanze Pleinair che VACANZELANDI@ assolvono egregiamente al loro compito.2) il nome deve essere in lingua autoctona (quindi in italiano) oppure se straniero risultare “easy to listen”, ossia “facile all’ascolto” piuttosto che corretto grammaticalmente. Ecco quindi che in questo caso la parola VACANZELANDI@ risulta scritta in lingua italiana contro un Vacanze Pleinair che non è per nulla “facile all’ascolto” visto che contiene la bellezza di sette, dicesi ben sette, consonanti “dure”. Piccola parentesi, ecco perché Newscamp seppur è un errore grammaticale in inglese, dove sarebbe più corretta la denominazione Campnews, diventa perfetta per un pubblico italiano, visto che a livello subliminaleresta, rispettando la grammatica inglese invece no. Ed ecco perché anche la scelta di “Camp” e non “Camper”, che avrebbe significato un ulteriore blocco subliminale, quindi correndo il rischio che non fosse facile da ricordare.3) il nome deve essere composto dal minor numero di lettere possibili e VACANZELANDI@ lo è. Di contro Vacanze Pleinair era lungo e composto da due parole staccate.4) il nome non deve mai descrivere ma piuttosto evocare semmai un prodotto, dei valori e uno stile di vita (anche per questo, noi ad esempio, siamo Newscamp e non Newscamper) e VACANZELANDI@ è perfettamente in linea con questo principio. Vacanze Pleinair decisamente no.5) il nome deve avere in sé una ricchezza sul piano simbolico, arrivando a suggerire piuttosto che affermare e VACANZELANDI@ risponde esattamente a questi requisiti; il precedente, Vacanze Pleinair nemmeno per sbaglio.6) il nome non deve essere pensato per vivere un momento, una stagione ma per reggere nel tempo. Capito perché niente parola Camper in Newscamp? Parimenti risulta perfetto VACANZELANDI@.Ora, ringrazio personalmente tutti coloro che hanno avuto la compiacenza di seguire fino a questo punto, sperando di non aver tediato oltremodo. L’analisi potrebbe andare nel profondo sul piano scientifico e risulterebbe coerente con quanto qui riportato ma non è il caso, esistono ottimi libri al riguardo (non solo del sottoscritto). Era però importante sfruttare l’occasione del cambio del nome di Vacanze Pleinair in VACANZELANDI@ per far comprendere ai lettori di Newscamp che alla fine, dietro il successo di un prodotto editoriale non c’è il caso, l’intuito o la follia di una notte di mezza estate ma la scienza e che se si vogliono mantenere certe posizioni ogni tanto, a differenza della carta stampata, i nomi vanno anche aggiornati.Se si vogliono mantenere le posizioni, è qui affermato, ma noi siamo certi che VACANZELANDI@ parte da una base di leader nel nostro settore, quella di Vacanze Pleinair, e con questa nuova denominazione saprà correre in modo ancora più spedito. Sono stati lasciati 2 commenti1.istruttivoMassimo Villa, Unregisteredgran bell’articolo!Posted 19/11/2010 ; 15:02:392.Professore della comunicazioneOspite, UnregisteredUn articolo da professore della comunicazione.Complimenti.GinoPosted 19/11/2010 ; 15:38:52Scrivi un breve commento a tema con l’argomentoNome :Titolo :E-mail :Sito web :Text ColorAquaBlackBlueFuchsiaGrayGreenLimeMaroonNavyOlivePurpleRedSilverTealWhiteYellowCommento(i) :J! Reactions 1.09.01•General Site LicenseCopyright © 2006 S. A. DeCaro 1.istruttivoMassimo Villa, Unregisteredgran bell’articolo!Posted 19/11/2010 ; 15:02:39 2.Professore della comunicazioneOspite, UnregisteredUn articolo da professore della comunicazione.Complimenti.GinoPosted 19/11/2010 ; 15:38:52 Un articolo da professore della comunicazione.Complimenti.Gino J! Reactions 1.09.01•General Site LicenseCopyright © 2006 S. A. DeCaro Copyright © 2006 S. A. DeCaro