Ultim’ora – VIETATO LAVARSI I DENTI prima di guidare l’auto: se lo fai, rischi multe, patente sospesa e finisci in GALERA I Costretti a avere i denti marci pur di guidare
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Ultim’ora: può sembrarvi assurdo ma ormai scatta perfino il divieto di lavarsi i denti, se si deve guidare un veicolo. Se lo fai, rischi multe e non solo. Oltre alla patente sospesa, finisci in carcere. Costretti a avere i denti marci pur di guidare.
Ogni giorno, milioni di persone vengono sottoposte all’alcol test, uno dei controlli più diffusi e temuti da chi guida. Ed è inevitabile e giusto che avvenga.
Le forze dell’ordine lo utilizzano per verificare che nessuno si metta al volante in stato di ebbrezza, mettendo a rischio la propria vita e quella degli altri.
E come tutti sanno, in caso di positività oltre i limiti consentiti, le conseguenze possono essere molto pesanti: non soltanto in termini economici.
Certo, si parla di multe salate: ma anche di sospensione della patente, sequestro del veicolo e, nei casi più gravi, persino il carcere.
Non basta essere sobri: stato di ebbrezza anche senza bere
Tuttavia, pochi sanno che non basta essere astemi o non bere alcolici per sentirsi completamente al sicuro da questi controlli. Paradossalmente, anche chi non tocca un goccio di vino o birra o alcol in genere, può risultare positivo all’etilometro, cadendo così in un vero e proprio incubo burocratico e legale.
Come è possibile? Il motivo è che l’alcol test non misura la quantità di alcol ingerito, ma rileva la presenza di alcol etilico nell’aria espirata. E questa sostanza può comparire per una serie di cause del tutto indipendenti dal consumo di bevande alcoliche. Chi ignora questo aspetto, rischia grosso.

Anche senza alzare il gomito sei positivo al test
Un esempio? Alcuni prodotti alimentari o farmaci da banco. Mangiare dolci con estratti di liquore, sciroppi per la tosse o persino usare collutori e spray orali può alterare temporaneamente il test, facendo risultare un tasso alcolemico superiore a zero.
Un altro caso ancora più insidioso riguarda chi soffre di disturbi gastrici, come reflusso o vomito: durante questi episodi, lo stomaco può rilasciare vapori alcolici naturali, che influenzano la misurazione. In pratica, il dispositivo può “credere” che la persona abbia bevuto, quando in realtà non è così. Il problema è che una volta rilevata la positività, la legge non fa sconti. Il verbale viene redatto sul posto e, se non si riesce a dimostrare subito un errore tecnico o una condizione medica, si rischia di dover affrontare un lungo e costoso percorso di difesa. Per questo motivo, le associazioni dei consumatori invitano chiunque si trovi in simili situazioni a richiedere un’analisi del sangue immediata, più affidabile e scientificamente precisa dell’etilometro. Dunque, bisogna fare attenzione a tutto, ma non è detto che si debba per forza essere costretti a pagare, provando la nostra innocenza.
