Ultim’ora – Approvato il “DOVERE DI ESSERE UMANI” al volante: art 189, ufficiale, TI SBATTONO IN GALERA se non hai una coscienza quando guidi

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Ultim’ora – Approvato il “Dovere di essere umani”, forse il più grande e universale dei principi a cui dobbiamo attenerci quando saliamo a bordo. Se ti metti al volante, ricorda prima cosa dice l’art. 189 del Codice: altrimenti, rischi tutto quel che hai.
E non si tratta solo di fare i conti con la tua coscienza, ma di perdere una montagna di denaro, e tutti i tuoi privilegi, fino a finire dietro le sbarre. Esatto, in galera.
Ti sbattono al fresco, proprio se dimostri di non avere una coscienza. Ma di che cosa si tratta? Come viene valutato questo aspetto, e chi lo deve analizzare?
Di certo, è evidente, non è qualcosa che un vigile o un agente al posto di blocco può appurare facendo un controllo documentale o all’auto. E allora?
Tra le tante norme che regolano la circolazione stradale, ce n’è una che, più di altre, non riguarda soltanto la guida, ma la coscienza civile di chi si mette al volante: è l’articolo 189 del Codice della Strada.
Cosa dice questo articolo di legge
Una disposizione che, spesso, viene ricordata solo in occasione di tragedie o incidenti, ma che in realtà racchiude un principio fondamentale, che va ben oltre il diritto: quello del dovere di fermarsi, di prestare soccorso e di assumersi le proprie responsabilità.
Il testo dell’articolo è chiaro e inequivocabile. Chiunque, trovandosi coinvolto in un incidente stradale, anche solo in parte, ha l’obbligo di fermarsi e di prestare assistenza a chi ne ha bisogno.
Non è una scelta, non è una facoltà, ma un dovere previsto dalla legge. E chi lo ignora, fuggendo o cercando di sottrarsi alle conseguenze del proprio comportamento, commette un reato grave, punibile penalmente.

Se non lo fai, non ti dimostri umano, e vieni punito: fino al carcere
Ma l’articolo 189 non è soltanto una norma giuridica. È un principio di umanità applicato alla strada. Significa ricordarsi che dietro ogni veicolo c’è una persona, e che ogni incidente, anche il più banale, può avere conseguenze gravi. Fermarsi non è solo un obbligo imposto dal Codice: è un gesto di rispetto verso la vita, verso se stessi e verso gli altri.
Nel tempo, la legge si è fatta più severa per chi viola questa regola. Le sanzioni per l’omissione di soccorso sono pesanti e possono arrivare alla reclusione fino a tre anni, con pene più alte se dall’incidente derivano lesioni o morte. Ma, al di là delle pene, ciò che dovrebbe spingere ogni conducente a rispettare questa norma è la consapevolezza morale. Nessun automobilista può considerarsi esente dal rischio di un imprevisto, e tutti, in fondo, vorremmo ricevere aiuto se fossimo noi a trovarci in difficoltà.