di Luca Stella
Appena ci è giunta da ADNKronos la notizia della elezione di Sinoen Niccolai alla Presidenza APC, la sensazione è stata quella di un segnale importante che viene lanciato dal mercato italiano. E questo per molteplici motivi che occorre analizzare ed esplicare.
Per prima cosa Simone Niccolai appartiene a una dinastia che ha contribuito a scrivere la Storia del settore, con il padre Luano che è stata anche lui Presidente dela sodalizio imprenditoriale. Non solo, ma con una Presidenza che è passata alla Storia, che ha segnato un cambio di passo e cambiamenti importanti.
Da questo punto di vista è ovvio che Simone Niccolai è colui che è stato capace di internazionalizzare una azienda porduttrice di camper a tal punto da farla diventare un faro, un punto di riferimento non solo in Italia, ma in tutta Europa. Oggi “fare come la Rimor” sembra diventato lo slogan di molti. Ricordo ancora, quando esplose la crisi nel 2008, una manger di settore che parlando della crisi di settore che era certamente europea ma anche mondiale, mi disse “sai, lo sanno in tutta la Valdelsa“. Segno evidente che all’epoca, il mondo iniziava e finiva sull’uscio di casa propria.
Simone Niccolai è chiamato anche alla Presidenza in un momento particolare, con grandi concentrazioni a livello mondiale, dove Trigano ha appena acquisito Autosleeper e Erwin Hymer Group, sempre in terra di Albione, The Explorer Group. Non solo ma con Fleetwood che, al di là dell’Atlantico, sta procedendo anch’essa ad acquisizioni di peso e dove Bailey ha appena raggiunto la saturazione nella produzione di caravan dello stabilimento costruito appena due anni fa in Nuova Zelanda.
Una Presidenza affidata a Simone Niccolai, significa una Presidenza con personalità, gestita con piglio, con polso, da parte di un imprenditore che ha dimostrato di essere capace di navigare in mari in tempesta, uscendone vincitore.
Auguriamo a Simone Niccolai e al suo vice-Presidente, André Miethe, un caloroso augurio di buon lavoro.
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