Sempre noi, quando il campeggio fa bene

Noi che ci sentiamo ancora oggi, noi che il tempo non passa mai. Noi che adesso sentiamo blaterare di musica in crisi a causa deglimp3scaricabili, ma che avevamo lecassette verginie non era forse uguale? Noi che siamo nati e cresciuti credendo in qualcosa, soprattutto in noi stessi, soprattutto guerrieri, ora e sempre. Noi che abbiamo imparato a combattere da soli, perché l’unione è da deboli, e un debole più un debole fa due deboli mentre noi siamo forti. Noi avanti sempre con caparbietà, forti delle nostre idee, del nostro credo e di noi stessi. Noi che non ci basta mai, con queijeans, una volta i501a vita altissima, oggi a vita troppo bassa. Noi con lecaravanin testa, ora e sempre, fosse la miaNardi Monicao la tuaWilk Stern 460. Noi che non siamo cresciuti con ilcellulare, con l’iPad, con lecinture allacciate, con imegaschermi, senzamaxi-concerti, senza mega di niente e che il massimo del top era quella volta che c’era un film sul secondo canale rigorosamente in bianco e nero. E poi, a pensarci bene, ma chi l’ha mai vista latelevisione? E chi la vede oggi la televisione? Se vivi non la guardi, hai di meglio da fare. Noi alcampeggiosullago d’Idroo in quello aClusone. Noi che siamo cresciuti, che siamo andati avanti, che ancora ci siamo, sempre uguali, sempre gli stessi, sempre a combattere ogni giorno. Noi, che se ti dico che tutto quel campeggiare ci ha fatto bene ci credi perché lo sai che è così. Noi che in vacanza meno roba abbiamo meglio è, e se qualcosa manca, meglio, vuol dire che se ne fa a meno, perché siamo e quindi non necessariamente dobbiamo avere. Sempre noi, che quando ti chiamo ci sei e quando mi chiami ci sono e non potrebbe essere diversamente. Noi che leggevamo2C, ricordi? Ma sì che lo ricordi… Altri tempi, forse, ma non molto diversi dagli attuali, anzi. A pensarci bene, tutto è sempre lo stesso. Per fortuna.