Salone del Camper 2012, una settimana dopo

Salone del Camper 2012, una settimana dopo

E’ passata una settimana circa dalla fine delSalone del CamperdiParmae possiamo, se non tirare le somme, fare qualche osservazione. Idatidiffusi dall’organizzazione fieristicaparlano di 120.000 ingressi che sono più o meno quelli dello scorso anno. In un periodo non certo facile è sicuramente un successo inaspettato e che fa ben sperare. Un altro dato interessante è la percentuale delle tipologie di mezzi esposti. Per la prima volta ifurgonatisuperano, seppur di poco, imansardati(7% contro 6%). Non c’è da stupirsi poichè, in effetti, il pubblico presente vicino ai furgonati esposti negli stand delle grandi case e quello che ha letteralmente invaso i pochi stand dove c’erano solovan, dimostra come l’interesse per questo tipo di mezzi sia cresciuto in modo esponenziale. Per quanto riguarda noi possiamo affermare di essere soddisfatti. Nei due fine settimana le presenze sono state tali da impegnare il personale in modo continuativo dalle 9.30 alle 18.00 e oltre. In settimana, solo il mercoledì e il giovedì ci hanno dato la possibilità di “visitare” la fiera alternandoci nello stand. Ciò che abbiamo notato è la differenza di approccio al prodotto furgonato. Non più quasi solo curiosi, ma visitatori ben consci di ciò che vedevano e informati sulle differenze tra tipologie e marchi. Riguardo al nostro prodotto possiamo tranquillamente dire che le iniziative sviluppate durante l’anno, dalleNewsletteraFacebook, sono servite a farci conoscere e a catalizzare l’interesse per un prodotto diverso come piante rispetto alla grossa produzione. Tra tutti, i mezzi più “osservati” sono stati ilNivolet 505, grazie anche al premio vinto, e ilTurini 478. Se per il primo non è una sorpresa, essendo da sempre il nostro cavallo di battaglia, per il secondo ha giocato a favore l’estrema compattezza che ha portato molti a informarsi sulle sue caratteristiche. Certo che la tipologia del “tetto a soffietto” rimane molto lontana dalle esigenze e dalle abitudini degli italiani per cui tanto interesse raramente si traduce in un’ampia diffusione come invece è inGermaniaeFrancia. In conclusione, anche se non è più tempo di grossi affari conclusi in fiera, la quantità di depliants distribuiti (più di mille per tipo) e il diverso approccio del pubblico alla tipologia del mezzo ci fanno ben sperare per il prosieguo della stagione. Seminare abbiamo seminato, speriamo in un buon raccolto…nonostante la “siccità”.