Confronto tra i listino prezzo di auto caravan camper
Direttore, visto che ci siamo, mi dice se è cambiato qualcosa nel potere di acquisto degli italiani per comperare una caravan o un camper dal passato a giorni nostri?
Federico M.
Siena
Risponde Luca Stella
Per un confronto bisogna cercare di essere il più omologhi possibili. Tenendo conto di molteplici fattori, quali, per esempio, il fatto che le automobili di oggi hanno una tecnologia sconosciuta a quelle anche di un passato recente, quindi in teoria si potrebbe ipotizzare un prezzo maggiore, però questo effetto è annullato dalla riduzione del costo di lavoro. Se pensiamo alla robotica quanto ha inciso sulla riduzione dei costi di produzione, oltre che purtroppo anche sulla perdita di posti di lavoro, nemmeno ci immaginiamo.
Ovviamente non si può riportare tutto a una valuta corrente, perché sarebbe un esercizio tedioso oltre che inutile, basta guardarsi i prezzi di listino di automobili, camper e caravan che ogni mensile qualificato e specializzato del settore di riferimento deve pubblicare.
Quindi prendiamo il 1979 che era un anno con un immatricolato camper quasi identico alla centesimo con il numero di immatricolati autocaravan 2015. E’ d’uopo perciò un Confronto tra i listino prezzo di auto caravan camper.
Notiamo subito come una automobile come la Volvo 245 GLE, che oggi trova il proprio equivalente nella V70, aveva un prezzo di listino di 13milioni e 82mila lire, oggi siamo a 42mila e 500 euro.
Quindi procediamo con un camper molto diffuso in Europa, uno dei più in assoluto, il mansardato Elnagh Poker su Bedford 100, che costava 16milioni 627mila lire. Siamo a quasi il 20% in più della Volvo, quindi potremmo ipotizzare un camper simile a un +20% rispetto alla V70 di oggi e invece no. Infatti un omologo per meccanica e visto che la General Motors è riuscita nella brillante operazione di distruggere un glorioso marchio come il Bedford, tra i non Fiat o Ford (che all’epoca c’erano) lo troviamo nel Renault e quindi il Rimor Katamarano 8 che costa 42 mila 975 euro di listino al pubblico in Italia.
Possiamo perciò affermare che, stante questo esempio, oggi i camper costano qualcosa meno di allora, niente di drammatico comunque, quasi perfettamente in linea.
Per le caravan invece il discorso è differente.
Prendiamo la caravan entry level più venduta all’epoca in tutta Europa e, curiosamente, lo è pure oggi, ovvero l’Adra 390 T comfort, quindi non la base ma quella con accessori che oggi definiremmo essenziali, quali il frigorifero e il riscaldamento e paragoniamola alla sua attuale discendente, la Aviva 360 DD. Bene, all’epoca il prezzo era di 2 milioni 495 mila lire, quindi circa 6 volte in meno della Volvo 245 GLE. Ovvi i 42mila 500 euro della V 70 diviso 6 fanno 7mila 83 euro e invece il prezzo della Aviva e di tutte le caravan di quel segmento, seppur di altri marchi, è di 12mila 800 euro, ovvero tra un terzo e un quarto del prezzo di riferimento della vettura svedese.
Significa che il prezzo di listino delle caravan è schizzato in maniera clamorosa alle stelle rispetto al passato e quindi mentre i camperisti oggi non faticano più dei loro padri nell’acquistare l’autocaravan dei sogni, i caravanisti sì.
Poi qualcuno si chiede perché l’immatricolato caravan è passato da 32mila pezzi a circa 700?
Dobbiamo spiegarlo, oppure è chiaro?
Vediamo perciò di ricapitolare in uno schemino: