“Quest’auto la puoi GUIDARE A OCCHI CHIUSI”: tutto vero, letteralmente parlando, non è un modo di dire I Ti siedi e puoi anche dormire: lei fa tutto da sola

cruscotto- newscamp
“Quest’auto la puoi guidare a occhi chiusi”: tutto vero, letteralmente parlando non è un modo di dire. Ti siedi e puoi anche dormire: lei fa tutto da sola. Non dovrai fare nulla, e appunto, anche chiudendo gli occhi o facendo tutt’altro, non rischi alcunché.
Le nostre auto sono ormai delle vere e proprie ‘macchine‘ di estrema tecnologia, evolute in tutto e per tutto, e quasi-quasi ormai si guidano da sole.
Esatto, questo è proprio quello che puoi fare oggi, letteralmente parlando. Ovvero sia, guidare anche a occhi chiusi. Sì, lo ribadiamo: letteralmente parlando.
E’ il paradosso, ma nemmeno troppo, della nuova modalità di guida che alcuni grandi brand hanno prodotto. Ma di che cosa stiamo parlando?
Le nostre auto non sono più semplici mezzi di trasporto, ma vere e proprie strumentazioni intelligenti, progettate per assistere il conducente in ogni fase della guida.
Oramai la guidi a occhi chiusi
Negli ultimi anni, infatti, la tecnologia automobilistica ha fatto passi da gigante, arrivando a livelli di automazione che fino a poco tempo fa sembravano pura fantascienza. Oggi si parla sempre più spesso di guida autonoma, e in certi casi — anche se sembra assurdo dirlo — è possibile guidare “a occhi chiusi”, non in senso figurato.
Il concetto è semplice: grazie all’intelligenza artificiale, ai sensori di prossimità, alle telecamere 360° e ai sistemi radar, le vetture più moderne sono in grado di controllare quasi da sole la strada, mantenendo la corsia, regolando la velocità e perfino reagendo ai pericoli. Alcuni grandi marchi internazionali — come Tesla, BMW, Mercedes e Volvo — hanno già introdotto modalità di guida semi-autonoma o addirittura automatica, riconosciute e autorizzate in diverse nazioni, compresa l’Italia, seppur con limitazioni.

La macchina non ha più bisogno di te
Il paradosso è che, pur potendo “guidare” da sole, le auto richiedono la presenza e l’attenzione del conducente. In pratica, puoi lasciare che sia la macchina a fare tutto, ma in alcuni casi devi tenere le mani sul volante o essere pronto a intervenire in caso di necessità. Le nuove modalità “autopilot” o “drive assist” tuttavia si basano su algoritmi che analizzano in tempo reale il traffico, la distanza dagli altri veicoli e i limiti di velocità, offrendo una sicurezza mai vista prima.
In alcuni casi, i test su strada hanno dimostrato che le vetture dotate di guida assistita reagiscono più rapidamente di un essere umano, riducendo drasticamente il rischio di incidenti. I freni automatici di emergenza, ad esempio, si attivano in una frazione di secondo; i sensori laterali impediscono cambi di corsia pericolosi; e il riconoscimento dei pedoni è ormai quasi infallibile.