Primi dati affluenza Caravan Salon 2012

Finalmente è arrivato ilcomunicato ufficialee così adesso possiamo dire il Caravan Salon 2012 a metà svolgimento come sta andando. C’è il comunicato con tutti i numerini messi belli lì, in bella prosa e adesso che si fa? Facciamo gli sfigati che prendono il comunicatino e lo pubblicano per benino fregandocene deilettoridiNewscampche potrebbero andare a leggere altrove e invece sono qua? Dal 2009 non pubblichiamo le statistiche dell’immatricolato camper tedescoperché lì dentro c’è più puzza che in una stalla di tori e adesso che facciamo, scriviamo ligi al comunicato? E i lettori di Newscamp che si fidano di noi dove li mettiamo? Bene, dai, se vogliono essere presi in giro che vadano pure da altri. Non possiamo scrivere che va tutto bene, che è tutto bello, che c’è una marea umana di gente come al solito, che tutti sono contenti. No, nessuna situazione tragica, niente di drammatico ma che qualcosa al Caravan Salon 2012 non gira lo leggi negli sguardi degli addetti ai lavori, di chi si spacca la schiena di lavoro per poi vedere qualche fantozzi che si schifa della sua professionalità “scusa ma il suo collega mi fa più sconto” e non rispondono come si meriterebbero “ma va a cagare”, e l’assistenza e il postvendita dove li metti? Che poi al primo problemino sono lì a piangere come un lattante. E c’è gente che è qui, in pista nonostante tutto, e vedi ilPresidente APCe ieri riesci a rubargli qualche minuto per una chiacchera fugace e leggi nei suoi occhi che non sta bene, forse ha la febbre eppure è lì, perché deve essere lì e c’è e qualche stand dopo vedi quello che se ne fotte di tutto questo e vuole la supervalutazione del suo mezzo di troppi anni fa, con mille problemi “ma è come nuovo”, e allora perché lo cambi, crisi mistica? E chi ha sacrificato levacanzeper presentare ilmotorhomenuovo che poi la famiglia capirà che il lavoro viene prima. E ci sputa sangue e ci sputa sudore, e c’è sempre quello che chiede se non gli fai lo sconticino extra. Ma se non te lo puoi permettere, rilassati e passa ad altro, almeno avrai i soldi per andarci in giro. Leonardo, Alessandro, Marco, tranquilli, quel mezzo avrà successo, bel lavoro ragazzi. E non possiamo scrivere che i corridoi sono pieni, che tutto fila liscio, facciamo una cosa, il comunicatino che se lo schioppino altri. Cari lettori volete bervi qualsiasi cosa? Liberi di farlo, ma fuori da Newscamp, qui non passa. E pensi alSalone del CamperdiParmacon tutti i professorini che vorrebbero che lafierafacesse questo e quello, tutto e il contrario e invece sta crescendo bene e lasciamola crescere e consolidare in santa pace. E poi c’è quello che ti chiede come mai gli altri giornalisti italiani sono già andati via, come se Newscamp comandasse anche in casa di altri e poi guardi in sala stampa, giornalisti tedeschi oggi non pervenuti e allora cavolo chiedi degli italiani quando quelli di casa tua nella fiera di casa tua si contano come su una mano sì, ma senza dita. E per fortuna poi ci sono le notizie positive, con lei, S.S., uno dei manager più tosti del settore, con quel cervello che è collegato in wifi con il tuo, e poi uno si domanda come mai quell’azienda corre in tutta Europa, ovvio con gente come lei potrebbe essere altrimenti? E poi le notti di Duesseldorf, perché il lavoro non finisce con la fiera, con i Meeting di Newscamp seguitissimi da gente giusta, con cui vivere anche il dopo fiera. V. sei un mito, non mi stancherò mai di ripeterlo e poi c’è S. che quest’anno la fiera era speciale per lui. E finisci alle 4 perché si finisce quando si deve che poi domani comunque alle 8 e mezza in fiera, sempre in pista come se nulla fosse. F. quest’anno non è venuto, ma tranquillo sei sempre il primo, il mito, il massimo, stiamo pensando a qualcosa di speciale per te. E poi c’è quello che chiede come possiamo sapere tutto di tutti, il dramma sarebbe se così non fosse, che razza di professionisti saremmo? Degli scribacchini, no, noi siamo meglio, in cima alla vetta non ai piedi del monte. Perché i lettori devono sapere, bisogna informarli e arriva il comunicatino che racconta una storia diversa da quella che stiamo qui vivendo e dovremmo pubblicarlo? Dai siamo seri, non scherziamo che poi se i lettori di Newscamp ci mandano a quel paese non hanno torto. Bene, e anche oggi si finisce tardi, ma il lavoro è così e domani in pista, ma i numeri ufficiali dei visitatori aDuesseldorfno, quelli cari lettori di Newscamp andateli a leggere altrove, qui non ve li daremo. Punto.