“Poche balle…” ma non troppo?

Gentile direttore facile dire che bisogna tirarsi su ma qui se lo stato non interviene e non aiuta, da soli come si fa? (riferimento all’editoriale “Poche balle…“,ndr) Invece di prendere, prendere, prendere, bisogna dare, dare, dare… Gentile Max, non conosco la situazione nello specifico, però alcune direttrici le possiamo tracciare lo stesso. Per esempio la prima che mi viene in mente è: mai aspettarsi nulla, né dallo Stato, né miracoli o altro. Qualunque cosa debba essere risiede già dentro di noi che la dobbiamo trovare. Altro punto: la differenza tra i bambini e veri uomini è banale. I bambini sono contenti quando le cose vanno bene e tristi quando vanno male. Gli uomini combattono, fino alla fine, finché che n’é. Le regalo una frase che per me è un faro, una pietra miliare, qualcosa di imprescindibile: “io non piango quando scoppiare una guerra, al coraggio dei nemici stesi in terra rendo omaggio con i fiori di serra, ma non piango quando scoppia una guerra, io prendo e combatto quando scoppia una guerra”. Buona guerra a lei e a me.