Si è svolto al Salone del Camper di Parma il convegno “I cinquant’anni del plein air: testimonianze del passato e visioni del futuro”. Un momento di riflessione sull’evoluzione e le prospettive del settore del caravanning e del turismo all’aria aperta a cui hanno preso parte alcune fra le più autorevoli voci del comparto.
Il primo numero di 2C, la rivista antesignana di PleinAir, usciva nell’ottobre del 1971 orientando da subito la propria azione sulla tenda, sulla caravan e di lì a poco sul camper. Intorno alla nuova vacanza a bordo di una cellula abitabile ruota una piccola grande rivoluzione culturale di cui la rivista si è fatta precorritrice e portavoce, formando e ispirando intere generazioni di viaggiatori.
Prossima al traguardo dei cinquanta anni di attività PleinAir ha inteso stimolare un momento di riflessione sul percorso – e sul patrimonio comune di filosofia e tecnologie – elaborato da aziende, enti, associazioni, viaggiatori; anche, anzi soprattutto, nell’ottica di prefigurare nuove prospettive per il comparto della vacanza all’aria aperta in una visione ampliata e inclusiva.
Nel suo saluto introduttivo Antonio Cellie, AD di Fiere di Parma, ha ribadito il crescente contributo del plein air al settore del turismo in Italia, che trova una concreta conferma negli ultimi dati forniti da Istat e Banca d’Italia.
«PleinAir è stata testimone e interprete dei fatti e i cambiamenti del comparto della vacanza all’aria aperta» ha affermato Bruno Andrea Ciattini, da un anno direttore responsabile della rivista. «Di pari passo ha seguito il progresso e lo sviluppo dell’industria dei veicoli ricreazionali, ascoltando e indicando le mutevoli esigenze di chi – per passione o per svago – entrava a far parte della numerosa schiera dei lettori».
Presente con un videomessaggio Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti e di Confesercenti Sicilia. «La filiera del turismo sta attraversando un momento di grande difficoltà nonostante le settimane estive abbiano dato esiti positivi. In questo contesto la vacanza all’aria aperta si è difesa egregiamente, anzi, rappresenta l’hardware migliore per poter aggredire il percorso duro della ripresa del turismo. E sarà certamente un’arma vincente, che ci consentirà di recuperare più velocemente quel 13,5% del PIL che il turismo rappresentava prima della pandemia».
Reduce dal primo premio ottenuto il 14 settembre all’edizione 2021 del prestigioso World Mayor Award organizzato dalla City Mayors Foundation di Londra, ha portato un suo messaggio anche Aldo d’Achille, primo cittadino di San Bellino (RO). «La filosofia espressa da PleinAir mi ha sempre incuriosito e ispirato» ha affermato il sindaco. «Vivere l’esperienza del viaggio in camper mi ha permesso di cogliere con la mia famiglia bellezze e potenzialità presenti nei piccoli borghi italiani ed europei, e ha forgiato la mia sensibilità di sindaco oltre ad essere veicolo di conoscenza. Chi vive la vacanza in modo itinerante è una risorsa per il territorio perché sviluppa rispetto per l’ambiente e attenzione tesa alla scoperta del bello nella nostra Italia e all’estero».
Si è focalizzata sul ruolo del comparto produttivo Ludovica Sanpaolesi, direttrice di Associazione Produttori Caravan e Camper, che ha tracciato un viaggio nelle trasformazioni organizzative, sociali e culturali che le aziende produttrici di camper hanno vissuto nell’ultimo trentennio. «Un breve viaggio non solo nei cambiamenti del modo di fare business, ma anche della vita delle persone che hanno interpretato il cambiamento, adattandosi o non adattandosi alle realtà sempre nuove delle aziende produttrici. Una libera lettura delle teorie di Charles Darwin applicate alle imprese: chi non si adatta, scompare. In pochi anni le aziende si sono trasformate: da imprese a conduzione familiare ad aziende più strutturate, a gruppi multinazionali e globalizzati. Anche i prodotti hanno subito grandi trasformazioni perché la domanda si è trasformata: siamo passati dalla richiesta di camper con sette posti omologati ad una domanda di camper di lunghezza inferiore ai sette metri. La storia del plein air è anche lo specchio di una società che cambia».
L’intervento di Alberto Granzotto, presidente di FAITA-FederCamping, ha proposto una serie di riflessioni e di dati su mezzo secolo di turismo secondo natura: l’evoluzione e i cambiamenti dell’offerta e della domanda e degli strumenti – camper, caravan e accessori per l’outdoor – per realizzarlo. Uno sguardo a come è cresciuto il settore e a quelle che sono le prospettive per il futuro prossimo.
«Il camper si è trasformato in questi ultimi venti anni non seguendo le principali tendenze del settore della mobilità – automotive, tecnologia, connettività, prestazioni – ma soprattutto lo sviluppo dell’interior design: materiali e funzionalità» ha affermato nel suo intervento Giorgio Calderoni, responsabile commerciale di Trigano. «Questa tendenza ha influenzato in modo rilevante lo studio da parte dei costruttori dei volumi interni e della struttura esterna. La futura evoluzione si baserà sull’attenzione all’impiego del camper, o meglio di alcune sue tipologie, come veicolo quotidiano oltre che per le vacanze en plein air».
«I veicoli ricreazionali non hanno di fatto una collocazione precisa: sono parificati al settore automobilistico ma in realtà sono strumenti per fare turismo e condividono le problematiche di questo settore: un aspetto su cui occorre lavorare con i legislatori» ha detto Ester Bordino, presidentessa di Assocamp. «Abbiamo ottenuto dei risultati negli anni ma siamo ancora in ritardo su cose importanti. Il turismo itinerante per poter crescere ha bisogno di aree di sosta, campeggi flessibili, parcheggi scambiatori e in generale di nuove infrastrutture oltre a delle leggi ad hoc per i veicoli ricreazionali. Da anni chiediamo che la patente B venga estesa sino a 42,5 q e per questo nei mesi scorsi Assocamp ha partecipato alla consultazione pubblica proposta dalla Comunità Europea ed ha già inviato a gennaio una richiesta di revisione della patente B. Un altro tema che ci sta particolarmente a cuore e al quale stiamo lavorando è la riduzione dell’Iva al 4 % sui veicoli ricreazionali per le persone con disabilità, attualmente prevista solo per le vetture».
«PleinAir ha sempre dato spazio alle esigenze dei turisti con disabilità. E con il concorso Camperabile, realizzato nel 2003 (Anno Internazionale delle Persone con Disabilità), ha anticipato le esigenze di sicurezza e accessibilità che oggi con la pandemia tutti hanno iniziato a comprendere meglio» ha detto Roberto Vitali, fondatore di Village for all. «L’invecchiamento della popolazione – entro il 2050 il 35% degli europei avrà più di sessantacinque anni – richiede attenzioni maggiori al comfort e flessibilità dei camper e dei caravan perché sono sempre più le persone che hanno bisogno della “loro accessibilità”. Da trent’anni mi occupo di turismo accessibile e con Village for all V4A nel 2008 siamo partiti proprio dai campeggi per creare il primo network di strutture accessibili: l’evoluzione di questo settore è stata straordinaria. In passato si andava alla ricerca della camera accessibile, il futuro prossimo sarà quello delle destinazioni turistiche che devono rendersi accessibili per diventare destination4all».
Nel suo intervento Guido Chiari, presidente di Actitalia – federazione nazionale con oltre cento club affiliati – ha delineato un excursus sull’evoluzione dell’associazionismo dagli albori ad oggi, unitamente a una riflessione sul ruolo rivestito dalle organizzazioni di campeggiatori nella divulgazione della vacanza all’aria aperta e delle sue modalità. «Dalla nascita dei primi Club ai benefici dello stare insieme, dalla tutela e sicurezza nelle attività dei club, ai progetti e alle idee da condividere con le altre associazioni per un peso e una valorizzazione maggiore delle nostre proposte».
«La Rotta dei Fenici ha percorso insieme a PleinAir circa l’ultimo decennio della sua prestigiosa storia condividendo visioni, modelli, idee e programmi» ha affermato Antonio Barone, direttore dell’Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa La Rotta dei Fenici. «In particolare promuovendo nuove proposte di viaggio sostenibile e responsabile, realizzando tour per i lettori di PleinAir che fungono da progetti pilota di un turismo che adesso è diventato di grande attualità, di un nuovo rapporto con le comunità ospitanti e seguendo percorsi culturali, esperienziali e creativi. Infatti il ruolo degli Itinerari Culturali del Consiglio d’Europa è cambiato nel tempo ed oggi si propongono come uno dei migliori strumenti per la promozione di uno sviluppo sostenibile dei territori in sicurezza».