Più Famiglia Meno TV

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più famiglia meno tv

di Luca Stella

la psicastenia più famiglia e meno tv

Se c’è una cosa su cui concordano tutti i sociologi, psicologi ed educatori è nel fatto che, in questa precisa fase storica, sono venuti a mancare i padri nelle famiglie. Sovente ridotti a una sorta di bambinoni mai troppo cresciuti, delegano il proprio ruolo educatore e di indirizzo, assumendosi anche le responsabilità che il ruolo impone, ad oggetti che si interpongono tra i loro doveri di padri e i figli.

Proprio ultimamente l’intervento di un turista itinerante su un social nel quale si vantava di spendere 100 euro al mese per l’abbonamento a Sky da utilizzare nel proprio veicolo ricreazione, con tanto di foto con dinette imbandita e figli che mangiano con televisione accesa, dimostra che c’è ancora tanta strada da fare per molti padri che devono ancora prendere coscienza del proprio ruolo e di quello che significa, soprattutto per fare crescere in modo corretto i figli.

Eppure si tratta di una vera e propria patologia, la psicastenia, che può e deve essere corretta, facendo ricordo alla propria responsabilità e maturità, oppure ricorrendo a uno specialista. O, ancora, trascorrendo del tempo libero in campeggio con la tenda, il camper o la caravan ma senza televisione, tablet e altre amenità del genere. Perché un padre maturo e consapevole non ha bisogno di quelli strumenti, anzi, ne rifugge e i figli crescono in modo sano e responsabile.

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