Paolo Bicci e la lezione
di Luca Stella
Di recente abbiamo pubblicato la notizia della lezione tenuta ieri da Trigano SpA e promossa da Confindustria Sud Toscana, nell’ambito di un corso di sensibilizzazione per neo-laureati.
Immediatamente il pensiero corre all’amministratore delegato di Trigano, Paolo Bicci, che poi è lo stesso di SEA e di Trigano Van. Già questo conferma l’anomalia del personaggio, visto che nel gruppo francese il caso di un amministratore delegato di più di una azienda è un caso unico più che raro.
Questo dato è significativo per comprendere le capacità di Paolo Bicci, ma noi proseguiamo nel ragionamento.
Infatti il ragionamento porta dritto dritto ai tempi della Presidente APC – Associazione Produttori Caravan e Camper – dello stesso Bicci. Una Presidenza unica, visto che prima di lui, tutti i Presidenti sia di APC che, ancor prima di ANFIA Gruppo Veicoli da Campeggio, da cui APC nasce, non riuscirono a finire il proprio mandato.
Paolo Bicci è il solo che entrato Presidente, ne è uscito Presidente. Precedentemente sono usciti in anticipo per aver perso il posto di lavoro, oppure sono morti o, ancora, dimissionato dalla aziende di cui erano a capo.
Insomma, Paolo Bicci è il solo che ha lo stesso lavoro di prima e che è vivo.
Quella Presidenza di APC fu segnata da un cambio di rotta dell’associazione dei costruttori. Difatti prima della Presidenza Bicci, l’associazione era chiusa, con una sorta di Muro di Berlino che la divideva dal mondo esterno: o di qua, o di là.
Fu proprio lui a insistere affinché la APC si aprisse alla società civile, tenesse un dialogo attivo e fattivo con tutta la stampa specializzata di settore (e non solo), con tutto il mondo dell’associazionismo e facendosi promotore di iniziative uniche, come il mettere a un tavolo tutto il mondo della comunicazione.
Evidentemente deve essere nel DNA del personaggio, visto che questa volta ad aprirsi al mondo esterno è stata chiamata la Trigano SpA che, nel corso della lezione, ha messo a disposizione della futura classe manageriale e dirigente toscana la propria esperienza e le proprie conoscenze.
Ricordiamo che il chiudersi è tipico di chi ha paura, l’aprirsi significa essere sicuri di ciò che si fa, perché significa mettersi in confronto. Un passo, questo, importante per l’azienda di Cusona e un segno per tutto il nostro comparto.
Sperando serva di lezione. Anche perché, inutile sottolinearlo, inutile parlare di turismo in libertà, se poi ci si chiude nel ghetto.