Newscamp e WikiLeaks

Newscamp e WikiLeaks

di Vittorio CostantiniNEWSCAMP: la vera WikiLeaks del nostro settoreIn Questi giorni, ce ne siamo accorti tutti, veniamo letteralmente bombardati dal caso Wikileaks, nome fino a ieri del tutto sconosciuto ai più e che ora si è abbattuto come un tornado su tutti i TG e sui dibattiti di ogni rete. Al di là della portata dell’evento stesso penso che ci colpisca soprattutto l’uso, smodato e grottesco che ne fanno i nostri governanti, utilizzandolo per dimostrare tutto o il contrario di tutto, un po’ come certe erbe officinali delle nostre nonne che potevano andar bene per curare dal mal di denti al mal di stomaco, all’emicrania e almeno un’altra dozzina di altre patologie. In effetti sembra che sia saltato fuori un tutto o praticamente un niente, verità sconvolgenti a detta di alcuni, ma no, tutte cose vecchie e già note, a detta di altri e così via.I nostri politici, evidentemente di bassa, se non di infima, lega si sono gettati sul caso come iene affamate con l’unico scopo di portarsi a casa il boccone più grande per ingrassare il loro consenso, ma effettivamente lasciando l’amaro in bocca all’elettore, ben più maturo e consapevole di quanto (poco) loro credano. Il punto qui dovrebbe essere ben altro ed andrebbe aperta una riflessione ben più profonda e tutt’altro che banale: è legittimo spiare l’attività dei nostri diplomatici/politici nell’esercizio delle loro funzioni? Se si trattasse della loro vita privata la risposta sarebbe immediata e non potrebbe essere che un deciso ed univoco no. Eppure al momento di farsi eleggere queste persone e queste amministrazioni con le loro lunghissime e costosissime (ed in ultima analisi, anche da noi pagate) campagne elettorali, e roboanti spots, hanno promesso mari e monti circa il loro operato nonchè trasparenza e correttezza dello stesso e perché ora si vorrebbero “nascondere” impedendo al il cittadino/elettore/sovrano di esercitare un controllo sulla loro effettiva attività? E perché come affermato anche dal nostro Ministro degli Esteri tutto ciò rappresenterebbe una “catastrofe”? Si ha forse terrore della verità? “Si potrebbero così minare gli equilibri internazionali” rispondono in molti. Forse allora sarebbe opportuna una par condition globale in cui
venissero a galla anche le conversazioni diplomatiche riservate di altri importanti paesi come la Russia o la Cina. Fortunatamente non spetta a
noi sbrogliare una simile, intricata matassa. Noi ci troviamo semplicemente e più banalmente ad avere a che fare con Newscamp con le
sue sferzanti indiscrezioni e sorprendenti gossip. Ma allora, dov’è l’analogia con Wikileaks? Beh debbo confessare che anche un “vecchio”
del settore come me che ricopre anche cariche istituzionali nell’Associazione di settore (Vicepresidente Assocamp ndr) e solitamente
ben informato è stato talvolta sorpreso da inattese, inedite verità di Newscamp che si sono rivelate poi nella stragrande maggioranza dei casi,
del tutto fondate e che hanno spesso messo in imbarazzo fior di aziende, personaggi ed istituzioni del nostro comparto.Newscamp come
Wikileaks per il settore ed il “malefico” Luca Stella alla stregua dell’inafferrabile Julian Assange entrambi omologhi del famigerato
“Numero uno “ della SPECTRE di Bondiana memoria? Fortunatamente no il nostro settore è molto più triviale, banale ed insignificante della
Grande Diplomazia Internazionale e le rivelazioni su piccole aziende e,
di, tutto sommato, piccoli imprenditori (non dobbiamo mai dimenticare le
effettive, esigue dimensioni del nostro settore) nulla hanno a che vedere con i segreti di Stato, il monitoraggio del terrorismo e gli
equilibri geopolitici internazionale. Tutt’al più possono mettere in
imbarazzo qualche azienda o personaggio del settore (sottoscritto
ovviamente incluso, se dovesse capitare) quando questi vogliano
spacciare, come spesso accade, pan per focaccia.Ma allora si, ben vengano i gossip di Newscamp (quando siano fondati e riscontrati ovviamente) anche perché come si è rivelato più volte: “…in gossip veritas!”. Forse allora sarebbe opportuna una par condition globale in cui
venissero a galla anche le conversazioni diplomatiche riservate di altri importanti paesi come la Russia o la Cina. Fortunatamente non spetta a
noi sbrogliare una simile, intricata matassa. Noi ci troviamo semplicemente e più banalmente ad avere a che fare con Newscamp con le
sue sferzanti indiscrezioni e sorprendenti gossip. Ma allora, dov’è l’analogia con Wikileaks? Beh debbo confessare che anche un “vecchio”
del settore come me che ricopre anche cariche istituzionali nell’Associazione di settore (Vicepresidente Assocamp ndr) e solitamente
ben informato è stato talvolta sorpreso da inattese, inedite verità di Newscamp che si sono rivelate poi nella stragrande maggioranza dei casi,
del tutto fondate e che hanno spesso messo in imbarazzo fior di aziende, personaggi ed istituzioni del nostro comparto.Newscamp come
Wikileaks per il settore ed il “malefico” Luca Stella alla stregua dell’inafferrabile Julian Assange entrambi omologhi del famigerato
“Numero uno “ della SPECTRE di Bondiana memoria? Fortunatamente no il nostro settore è molto più triviale, banale ed insignificante della
Grande Diplomazia Internazionale e le rivelazioni su piccole aziende e,
di, tutto sommato, piccoli imprenditori (non dobbiamo mai dimenticare le
effettive, esigue dimensioni del nostro settore) nulla hanno a che vedere con i segreti di Stato, il monitoraggio del terrorismo e gli
equilibri geopolitici internazionale. Tutt’al più possono mettere in
imbarazzo qualche azienda o personaggio del settore (sottoscritto
ovviamente incluso, se dovesse capitare) quando questi vogliano
spacciare, come spesso accade, pan per focaccia.Ma allora si, ben vengano i gossip di Newscamp (quando siano fondati e riscontrati ovviamente) anche perché come si è rivelato più volte: “…in gossip veritas!”. Una persona ha lasciato un commento1.APPLAUSI!Claudio Laterza, Unregisteredbell’articolo. Newscamp è meglio di Wikileaks, loro obiettivo è distruggere gli USa quello di Newscamp è fare il bene del settore, parlando schietto fuori dai denti e senza essere servi!!!Posted 01/12/2010 ; 15:40:14Scrivi un breve commento a tema con l’argomentoNome :Titolo :E-mail :Sito web :Text ColorAquaBlackBlueFuchsiaGrayGreenLimeMaroonNavyOlivePurpleRedSilverTealWhiteYellowCommento(i) :J! Reactions 1.09.01•General Site LicenseCopyright © 2006 S. A. DeCaro Una persona ha lasciato un commento 1.APPLAUSI!Claudio Laterza, Unregisteredbell’articolo. Newscamp è meglio di Wikileaks, loro obiettivo è distruggere gli USa quello di Newscamp è fare il bene del settore, parlando schietto fuori dai denti e senza essere servi!!!Posted 01/12/2010 ; 15:40:14 bell’articolo. Newscamp è meglio di Wikileaks, loro obiettivo è distruggere gli USa quello di Newscamp è fare il bene del settore, parlando schietto fuori dai denti e senza essere servi!!! J! Reactions 1.09.01•General Site LicenseCopyright © 2006 S. A. DeCaro Copyright © 2006 S. A. DeCaro