Mondo Camper

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Mondo Camper

di Umberto Agliastro

L’estate dà segni di essere estate, pur nei patemi del Covid-Delta.

Caravan e camper solcano le strade italiane, alcuni verso mete estere. Speriamo che il ferragosto non venga trasformato in terre di conquiste e soste a prescindere, quello dello scorso anno ha sicuramente suggerito nuove regole e socialità, fuori dalle quali il Plain Air rimane un’ipotesi. 

Luca Stella, in un suo redazionale, ha dato uno sguardo alle nuove tendenze dei nomadi digitali . La  “VanMania”  è una naturale conseguenza ed utenza , usano veicoli anche di trent’anni allestiti secondo proprie esigenze in un fai-da-te che sorprende, ma che privilegia il vivere minimale, l’ecologia , il pannello solare, il wi-fi per autonomie di lavoro. Queste meccaniche, non recentissime e poco elettroniche, troveranno sempre ovunque bravi meccanici a manutentarle. Questa utenza è emersa ma è trasparente. Forse le statistiche del produttore  dedicano troppo al free-time e poco al full-time.    

Questi giovani sono il primo prodotto di una generazione , che a differenza delle precedenti, ha scelto di fare a meno del passaggio del testimone di chi li ha preceduti. Un po’ la pandemia, la crisi della famiglia tradizionale, il recupero funzionale e non educativo degli anziani, il ridotto vivere sociale, il gestire una conoscenza digitale “superiore” a quella dei genitori, li ha obbligati ad alzarsi da una “panchina” precostituita e diventare attori , ben più di quello che il cosiddetto “social” già consentiva loro.

Senza confini si interessano ai problemi sociali, agli approfondimenti  ed alla scoperta del “diverso”, ai problemi reali del pianeta, pensano in modo prospettico diventando informatori del loro vivere. Sono fuori schema, si affidano ad Internet che poi fa da cassa di risonanza e chi ha più “followers” riceve anche appannaggi per  pubblicità diretta ed indiretta……. nuove strade che qualcuno percorrerà. 

L’Italia, come tanti altri paesi, da sessant’anni ha vissuto l’inurbamento, passato dal 25% al 55% , l’inurbamento ha generato “periferie”, la bulimia edilizia, le false economie, la spersonalizzazione, carenze del vivere culturale e sociale , l’assistenza sociale,…………da queste situazioni emergono questi giovani, spesso laureati, con esperienza Erasmus, disposti ad essere concettualmente “nuovi pionieri” se “economicamente autonomi”, ……..sicuramente hanno cose da dire, senza la necessità di qualcuno che li obblighi  a dirle,  cortocircuitando  il tradizionale mondo della “Comunicazione”.

L’utente medio storico del camper continua a parlare di vacanze, di diritti alla sosta, di “libera”, dell’ultimo accessorio, di ciccia e salsiccia, per poi “anestetizzare” per mesi il proprio “tartarugone” in qualche anonimo rimessaggio di qualche periferia…….!!!!                                                                                                                                      Fra un mese, ne sono certo, la Fiera di Parma metterà il punto a tanti temi.

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