Marzia e Lorenzo, eroi moderni

Marzia e Lorenzo, eroi moderni

Lettera aperta aMarzia MazzonieLorenzo Gnaccarini, diVacanzelandia Difficile scrivere qualcosa per me che sono qui, comodamente con il culo sul velluto, a farmi beatamente i cavoli miei. Difficile scrivere qualcosa quando sappiamo che voi siete aCento, che la geografia politica fino a poco tempo fa ricordava essere in provincia diFerrarae oggi la cronaca, invece, ci ricorda, sadicamente troppo di frequente, essere interessata da un sisma tremendo. Difficile scrivere qualcosa perché Vacanzelandia è la più bella, vera, autentica novità editoriale di settore degli ultimi 7 anni, perché Marzia e Lorenzo sono persone serie e affidabili, simpatiche e intelligenti e spesso viene voglia, come è accaduto, di minacciargli di lasciare quel lembo di terra martoriato per trovare pace e tranquillità, seppure momentanee, altrove. Non mi capita spesso di minacciare qualcuno perché seriamente preoccupato, eppure con loro l’ho fatto. Sarà perché io non ho mai visto un terremoto ma sapendone di guerra, capisco bene che non si può scappare da sé stessi, dalle proprie angosce e paure, proprio perché di guerra purtroppo ne capisco però comprendo anche che tra una guerra e l’altra un attimo di riposo ci vuole. E loro due invece no. Marzia e Lorenzo stanno lì, cocciutamente lì, con la terra che trema, con Lorenzo che macina chilometri che comperare tende e poi montarle e poi c’è Vacanzelandia, il lavoro, perché comunque non ci si ferma, fosse anche un terremoto, e poi una famiglia e un bambino e chissà quanti parenti. Oggi, navigando suTuttocaravanho visto che venivate citati. E questa è ottima cosa visto che nonostante la famiglia, la quotidianeità, nonostante il terremoto anch’esso quotidiano, riuscite lo stesso a mantenere alto il livello dell’editoria di settore. Il mio professore dilatinoalLiceouna volta mi disse che era facile essereRamboquando si è circondati e non si ha nulla da perdere. Morto per morto, la pellaccia la si vende a caro prezzo, cercando di far più male possibile al nemico. Il vero eroe, diceva il professorGiacomo Merlo, è colui che riesce ad arrivare puntuale al lavoro quando c’è lo sciopero dei bus, l’auto è in officina e il motorino non parte. Quello è il vero eroe, Rambo una semplice caricatura di un disadattato, di un disperato, di un perdente. Io lo ascoltavo senza sapere che qualche anno dopo, con un FAL in mano e il colpo in canna, nelle lunghe notti invernali quella frase mi sarebbe tornata in mente di sovente. Oggi voi, cara Marzia e caro Lorenzo, rappresentate il punto più alto dell’editoria di settore perché state dimostrando a tutti che nonostante tutte le sfighe che la natura vi ha lanciato contro, voi ve ne fregate e andate avanti; rendendo peraltro un servizio utilissimo ai vostri lettori, tra i quali mi vanto di annoverarmi. Chiamiamola etica, chiamiamola moralità, chiamiamolo senso del dovere o spirito di servizio. Oppure diamogli il nome che merita, diciamolo pure che avete degli attributi grandi come case. Case che restano in piedi, ovviamente, visto che appartengono non già alla categoria dei beni immobili ma a quelle dell’anima.