di Luca Stella
Se è la base che lo dice… Ci sono momenti nella vita lavorativa e privata di ogni individuo, nel quale bisogna fermarsi e chiedersi dove si sta andando. Oggi il settore, tutto il comparto italiano dei veicoli ricreazionali è chiamato a questo.
Una domanda che viene posta in modo educato ma fermo, gentile ma deciso da migliaia di utenti del settore: i caravanisti. Nello specifico quelli itineranti.
Quattro i punti di incontro più rappresentativi che si sono fatti carico di raccogliere attorno alle loro proposte un numero cospicuo di affezionati: Caravan-Forum, Incaravan Club Italia, TuttoCaravan e Viaggi in Roulotte 2.0.
Tutti animati dalla voglia di viaggiare, di muoversi nella libertà, nella facilità e nella versatilità del binomio per antonomasia, quello della automobile che traina un rimorchio abitabile. Se è la base che lo dice…
Loro hanno organizzato la Prima Festa delle Roulotte itineranti e già il fatto che quattro centri, i più grandi e qualificati d’Italia si mettano assieme è significativo. Significa che era giunto il momento, che era ora, che si doveva fare.
Perché la differenza poi tra i fanciulli e le persone mature, gira che ti rigira, è sempre quella: i fanciullini fanno quello che possono o vogliono, le persone adulte quello che devono.
Con uno spirito quindi di maturità, sconosciuta talvolta ad altri segmenti del nostro mondo, per il bene del comparto eccoli uniti e decisi. Rimangono le differenze, le giuste diversità che orgogliosamente devono rivendicare e gelosamente conservare, ma ciò non toglie che possono e devono unire le forze per un bene supremo, quello comune.
Il fatto poi che questa prima edizione abbia già nel titolo dell’evento il punto focale nella caravan sì, ma itinerante, urla la contentezza per il proprio modo di fare vacanza ma anche la pochezza di un comparto che troppo spesso, ignora perfino l’esistenza di questa tipologia o, peggio, la relega a minimale, banalmente perché non è capace di leggere le vere statistiche di settore.
Un comparto che quindi, capita ahimé, rinuncia a opportunità di grasso business semplicemente perché non è capace, essendo sordo, di ascoltare i suoni melodiosi che giungono.
Del resto lo scrivente è un caravanista itinerante. E l’ignoranza la si legge quotidianamente in coloro che, guardano la caravan, pensano che sia da relegare in un campeggio. Ignoranti che non capiscono come oggi le caravan le si incontra in giro per le strade del mondo e pure, sorpresa!, dell’Italia in modo massiccio e, miracolo!, sempre di più con targa nazionale.
Ecco perché abbiamo deciso di mettere la foto della nostra caravan in questo editoriale, perché con i suoi 8 metri e 13 centrimetri di lunghezza, con i suoi 2 metri e 50 centimetri di larghezza e il suo peso di 2mila chili, in due anni ha percorso sulle strade d’Europa 32mila chilometri. Bastano per far comprendere agli zucconi che al di là del loro modo di pensare, vecchio e superato, c’è una realtà viva, vera e attiva?
A noi di Newscamp.info non resta che aprire le porte a tutti i comunicati che verranno inviati relativi a questo evento, di metterci a disposizioni in ogni modo e forma che gli organizzatori riterranno, e se lo riterranno, affinché possa essere una Festa. Una Festa storica, un punto di svolta e di non ritorno. Se è la base che lo dice, forse bisognerebbe anche ascoltare.
La caravan non è mai morta e spiace per l’indagine di mercato di ANFIA degli anni ’90 che diceva il contrario, smentita dai numeri. La caravan deve ripartire anche in Italia. Se è la base che lo dice, l’intelligenza invita all’ascolto.
Gli utenti ci sono, i numeri dicono che è un settore grasso e profittevole. Agli operatori l’onere di rispondere alla domanda: “siete pronti?“. Nel frattempo quattro sodalizi e i loro associati hanno deciso di scrivere la Storia.
Questo 2017 non poteva iniziare meglio, per tutto il comparto.