Italia in declino? Direttore questa è la domanda che mi pongo.
Lei ricorda certamente l’acquisto di Caravans International da parte di Schroeder prima e Trigano poi.
A seguire Laika nel gruppo Hymer e ARCA in Trigano.
Poi la SEA in Trigano, la Rimor partecipata da Trigano e adesso PLA in Rapido.
Leggo poi sui giornali di tanti bei marchi italiani che sono stati comperati da stranieri e la scalata di Vivendi a Mediaset.
Siamo un Paese in vendita? Terra di conquista? In declino?
Roberto Bonsignore
Risponde Luca Stella
Carissimo lettore, rispondo in modo veloce e poi esaustivo alla sua domanda.
Italia è in declino? No, anzi!
Oggi il mondo è in movimento, lo è dal 1995 e ci sono diversi livelli di sviluppo.
Ci sono nazioni che puntano ad alcuni comparti, altre in altri.
Certo, ci sono problemi in Italia.
Così come in altre ve ne sono altri, perché scordiamoci che esista una Nazione perfetta e altre infette.
Lei cita degli esempi, che valgono parzialmente per il nostro comparto, perché anche Project 2000 è stata recentemente acquistata da una multinazionale americana, comperata a suon di dollari contanti e cantanti.
Se vediamo l’Italia nel suo complesso, troviamo che è una delle nazioni più innovative al mondo e questo nonostante la Politica, sia recentissima, contemporanea, che passata, non è mai stata capapce di andare al di là di slogan e forse, visti i risultati, è meglio così.
L’indice globale dell’innovazione ci dice infatti che le nazioni più innovative al mondo, quindi quelle con un futuro assicurato, sono certamente la Svizzera e il Regno Unito, con quest’ultimo che dopo la Brexit ha praticamente raggiunto la Confederazione Elvetica.
Vicino a loro Signore nazioni, come la Svezia, gli USA, la Francia, l’Olanda e tante altre, ma l’Italia è in questo gruppo.
E lo si vede bene anche nel nostro comparto.
Il letto discendente anteriore, che campeggia in molti camper semintegrali, è nato su un modello Bürstner, ma il meccanismo è Project 2000.
Il lavoro in termini di ricerca e sviluppo per quanto riguarda pareti, tetto e pavimenti vede molte aziende italiane in prima linea, come Trigano, SEA e Wingamm.
Italia in declino? Piuttosto, il grafico mostra anche evidenti limiti in nazioni che nell’immaginario collettivo sono vincenti, ma in prospettiva futura lo sono decisamente meno.
Per esempio la Cina, con una popolazione numerosa, investimenti in ricerca enormi, eppure alla fine il risultato è si buono, ma il Bel Paese, con solo 60 milioni di abitanti e ricerche frutto della buona volontà piuttosto che di strategie governative, è lì.
Stesso discorso per l’India. Addirittura penna rossa per il Brasile, che viene visto meglio di com’è ma questo è ovvio. Le Olimpiadi e i Mondiali di Calcio hanno un effetto sulle persone più superficiali, come il fumo negli occhi.
Se poi andiamo a vedere, tutto questo arrosto non si vede, anzi, grafico alla mano non c’è proprio. A conferma che le Olimpiadi portano depressione e crisi nelle nazioni che le ospitano (almeno così è stato dal 1930, prima i dati non sono disponibili).
Italia in declino? Si tranquillizzi, l’Italia c’è ed è in prima linea. Poi che la proprietà delle aziende possa anche cambiare, questo lo imputerei a un ambito di investimento borsistico o comunque imprenditoriale.
Vede, caro lettore, allora il punto è un altro, ovvero, le aziende italiane sono appetibili e anche nel nostro comparto è così.
I soldi quindi li metta pure chi li ha, il cervello lo stiamo mettendo noi e, carta canta, con risultanti eccellenti.