“In tutta verità, Egregio Presidente…” questo l’incipit di una splendida poesia, Le Déserteur, del grande letterato francese Boris Vian nella impeccabile traduzione del mai troppo compianto Giorgio Calabrese.
Questo incipit, gentile eppure fermo, così come il testo di una apparente invito alla diserzione, che invece sottintende un impegno massimo, un militarismo estremo, seppur in direzione opposta a quella immaginata dai più: una chiamata alle armi.
E una vera e propria chiamata alle armi è quella a cui il settore è chiamato oggi, nel cercare di sensibilizzare a tutti i livelli e con ogni metodologia possibile un ambito politico che pare sia più sensibile ad altre forme di turismo, quasi che una certa tipologia ne debba escludere giocoforza altre.
Ecco perché appare degna di nota e piace il fatto che molti la stiano sottoscrivendo, la lettere aperta al Presidente del Consiglio del Ministri, Avvocato Giuseppe Conte, inviata da Catia D’Antoni, di Viaggingiro.it.
Qui l’indirizzo telematico per andarla a leggere e poi un invito a condividerla sui social.