di Umberto Agliastro
La prima volta che abbiamo ripercorso il tratto autostradale Monte Porzio Catone-Roma Sud, abbiamo osservato il passare di un camper con lo stesso stupore di chi vedeva il Rex dell’ “Amarcord” di Federico Fellini.
Fino a quel momento la nostra TV ci aveva regalato tantissime notizie, con il rischio di far apparire la comunicazione come una tesi preconfezionata. In mezzo noi, a casa, in un tritacarne pieno di dubbi. Di certo viviamo una realtà dormiente.
Gente in giro ben poca pur se in file ordinate, come nella GDO, nei negozi, negli ambulatori…..nei bar, anche negli Autogrill un uso ordinato del banco……….un po’ di caos negli apericena per esuberanza di onnipotenza giovanile.
Di camper se ne è parlato molto, anche fuori settore!
Ma come andrà interpretato il nuovo senso di libertà?
Che faranno gli indignati di settore?
Quelli dalla pretesa facile?
Quelli dei diritti e dalla lamentela ai divieti?
Come gestiranno le acque grige, le acque scure? …………..una cosa è certa, con il Coronavirus tutti dovranno attenersi a formule di comportamento piaccia o non piaccia.
Il concessionario continuerà ad essere solo un venditore (anche di servizi) o avrà la capacità di rinnovarsi verso formule deontologiche di comportamento del settore? Il costruttore sarà più determinato nel fare scelte ecologiche?
Gli utenti disponibili ad adeguarsi?
Nel 1970 Gordon Rattray Taylor con il suo libro “La società suicida” venne considerato un visionario pessimista perché parlava di super-inquinamento, del potenziale scioglimento dei ghiacci, degli sbalzi del clima, dei gas tossici, del controllo di parassiti e virus, dell’espansione demografica, dell’incubo della civiltà delle macchine.
Nel 1983 la rivista “Airone” parlava dell’Algarve come parco unico e naturalistico, oggi cementificato all’inverosimile. Walter Bonatti nel 1980 ancora scopriva territori, oggi basta andare su Google Map per vedere gli stessi posti con case.
L’Italia, tanto dileggiata proprio dagli italiani, gode ancora di territori unici e biodiversità che altri paesi vogliono emulare. Ricordiamoci dell’Expo 2015. Poi c’è la storia dell’Arte a condire straordinarie opportunità culturali.
Newscamp, all’inizio della quarantena, ci invitava nelle parole di Luca Stella ad un viaggio interiore…..ad abituarsi a cambiare il modo di vedere le cose. In TV hanno parlato di “Viaggio in Italia”, peccato che lo abbiano attribuito a Goffredo Parise e non a Guido Piovene che ci ha lasciato un’opera che ogni viaggiatore dovrebbe avere nella propria libreria o scaricarlo da Internet. Ci descrisse minuziosamente un’Italia del dopo guerra che ancora oggi è un valido termine di confronto per capire. Ecco, nel nostro nuovo modo di viaggiare a noi sarà richiesta una testimonianza per il futuro, perché il dopo Virus sarà un mondo diverso dove i ventenni del 2030, che in una settimana sono stati chiamati a cambiare formule didattiche, saranno attesi da temi, impegni ed attività oggi non prevedibili, non immaginabili….basta arrivarci realisticamente preparati…..!!
Così le Fiere dei vari settori dovranno rivedere il loro modo di essere . Parma e simili offrono una relativa visione futura del settore. Per far parlare i prodotti non necessitano adunate , tariffe agevolate o sconti sulle assicurazioni, forse è arrivato il momento di far scattare sinergie con altri settori merceologici e no.…… un solo mezzo può “parlare” molto di più che una distesa di mezzi spesso troppo filtrati da rivenditori con interessi regionali e con interessi serali di “ciccia e salsiccia”.
Ermanno Olmi grande visionario come Federico Fellini, quando ottantenne iniziò un film , in un’intervista disse: “
Tutti avvertiamo di essere alla vigilia di un grande cambiamento: siamo arrivati in ritardo all’appuntamento con la storia, ci siamo distratti, spesso con la preoccupazione di diventare più ricchi. Se non cambiamo noi, sarà la storia a cambiarci”.
Fiere… …finché la barca va…
di Umberto Agliastro
La prima volta che abbiamo ripercorso il tratto autostradale Monte Porzio Catone-Roma Sud, abbiamo osservato il passare di un camper con lo stesso stupore di chi vedeva il Rex dell’ “Amarcord” di Federico Fellini.Fino a quel momento la nostra TV ci aveva regalato tantissime notizie, con il rischio di far apparire la comunicazione come una tesi preconfezionata. In mezzo noi, a casa, in un tritacarne pieno di dubbi. Di certo viviamo una realtà dormiente.
Gente in giro ben poca pur se in file ordinate, come nella GDO, nei negozi, negli ambulatori…..nei bar, anche negli Autogrill un uso ordinato del banco……….un po’ di caos negli apericena per esuberanza di onnipotenza giovanile.
Di camper se ne è parlato molto, anche fuori settore!
Ma come andrà interpretato il nuovo senso di libertà?
Che faranno gli indignati di settore?
Quelli dalla pretesa facile?
Quelli dei diritti e dalla lamentela ai divieti?
Come gestiranno le acque grige, le acque scure? …………..una cosa è certa, con il Coronavirus tutti dovranno attenersi a formule di comportamento piaccia o non piaccia.
Il concessionario continuerà ad essere solo un venditore (anche di servizi) o avrà la capacità di rinnovarsi verso formule deontologiche di comportamento del settore? Il costruttore sarà più determinato nel fare scelte ecologiche?
Gli utenti disponibili ad adeguarsi?
Nel 1970 Gordon Rattray Taylor con il suo libro “La società suicida” venne considerato un visionario pessimista perché parlava di super-inquinamento, del potenziale scioglimento dei ghiacci, degli sbalzi del clima, dei gas tossici, del controllo di parassiti e virus, dell’espansione demografica, dell’incubo della civiltà delle macchine.
Nel 1983 la rivista “Airone” parlava dell’Algarve come parco unico e naturalistico, oggi cementificato all’inverosimile. Walter Bonatti nel 1980 ancora scopriva territori, oggi basta andare su Google Map per vedere gli stessi posti con case.
L’Italia, tanto dileggiata proprio dagli italiani, gode ancora di territori unici e biodiversità che altri paesi vogliono emulare. Ricordiamoci dell’Expo 2015. Poi c’è la storia dell’Arte a condire straordinarie opportunità culturali.
Newscamp, all’inizio della quarantena, ci invitava nelle parole di Luca Stella ad un viaggio interiore…..ad abituarsi a cambiare il modo di vedere le cose. In TV hanno parlato di “Viaggio in Italia”, peccato che lo abbiano attribuito a Goffredo Parise e non a Guido Piovene che ci ha lasciato un’opera che ogni viaggiatore dovrebbe avere nella propria libreria o scaricarlo da Internet. Ci descrisse minuziosamente un’Italia del dopo guerra che ancora oggi è un valido termine di confronto per capire. Ecco, nel nostro nuovo modo di viaggiare a noi sarà richiesta una testimonianza per il futuro, perché il dopo Virus sarà un mondo diverso dove i ventenni del 2030, che in una settimana sono stati chiamati a cambiare formule didattiche, saranno attesi da temi, impegni ed attività oggi non prevedibili, non immaginabili….basta arrivarci realisticamente preparati…..!!
Così le Fiere dei vari settori dovranno rivedere il loro modo di essere . Parma e simili offrono una relativa visione futura del settore. Per far parlare i prodotti non necessitano adunate , tariffe agevolate o sconti sulle assicurazioni, forse è arrivato il momento di far scattare sinergie con altri settori merceologici e no.…… un solo mezzo può “parlare” molto di più che una distesa di mezzi spesso troppo filtrati da rivenditori con interessi regionali e con interessi serali di “ciccia e salsiccia”.
Ermanno Olmi grande visionario come Federico Fellini, quando ottantenne iniziò un film , in un’intervista disse: “Tutti avvertiamo di essere alla vigilia di un grande cambiamento: siamo arrivati in ritardo all’appuntamento con la storia, ci siamo distratti, spesso con la preoccupazione di diventare più ricchi. Se non cambiamo noi, sarà la storia a cambiarci”.
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