Discorso di Luca Bianchi

Di seguito il discorso tenuto da uca Bianchi, Presidente ANFIA – APC (Associazione Produttori Caravan e Camper) durante la Conferenza di Apertura de Il Salone del Camper 2010.Data l’importanza e i contenuti, Newscamp ha deciso di renderlo disponibile senza tagli o revisioni ai propri lettori.SALONE DEL CAMPER: IL NUOVO APPUNTAMENTO ANNUALE PER GLI APPASSIONATI DEL TURISMO EN PLEIN AIRUNO SGUARDO AL MERCATO ECONOMICO DEL MONDO DEL CARAVANNINGLE LINEE PROGRAMMATICHE APC 2010-2011PROPOSTE NORMATIVEUn caloroso benvenuto a tutti! È per me davvero un grande piacere aprire la prima edizione del Salone del Camper 2010 in compagnia di tutti voi e di personalità istituzionali di rilievo come il Senatore Mario Mantovani, Sottosegretario di Stato alle Infrastrutture e Trasporti. Ringrazio di cuore il Senatore Mantovani perché la sua ripetuta presenza al Salone del Camper dà nei fatti continuità al suo impegno nei confronti del nostro settore: non è un “mordi e fuggi elettorale”, ma è testimonianza di un interesse reale e serio.Tutto qui a Parma profuma di novità: il nome della manifestazione, poi il luogo, infine la nuova jointventure con Fiere di Parma, con cui Associazione Produttori Caravan e Camper è lieta di collaborare per l’organizzazione di un evento di questa portata.Il Salone, così com’è stato ideato in questa sua prima edizione, si propone di dare spazio ad un nuovo modo di intendere il turismo all’aria aperta. Se, infatti, solo fino a qualche anno fa il camper, il caravan e la tenda rappresentavano un’alternativa di vacanza o addirittura una vacanza per “alternativi”, oggi sono diventati – prima di tutto – una scelta consapevole di voler viaggiare in modo differente, privilegiando il contatto con la natura, vivendo lo spirito dei luoghi e facendo esperienze arricchenti. L’obiettivo dichiarato di questo Salone del Camper è quello di rendere davvero il turista itinerante fulcro delle nostre iniziative e cuore palpitante di questa kermesse. Il nuovo Salone del Camper si propone quindi, prima di tutto, come un luogo in cui gli appassionati del camper e del caravan style non solo possono ammirare e sognare il loro futuro veicolo, ma dove fanno conoscenza con altri “compagni di viaggio”, un luogo dove il turista itinerante si senta a casa. Vorremmo, in buona sostanza, che si respirasse anche qui a Parma quell’atmosfera che ci fa sentire “turisti speciali”, quell’atmosfera di individualità e allo stesso tempo di comunità stretta che permea le serate quando ci si addormenta in un bel campeggio o la mattina quando ci si sveglia e l’unico diaframma tra noi e la natura è la porta del nostro caravan o ancora più semplicemente la zip della nostra tenda! Invito caldamente chi di voi non ha ancora fatto questa esperienza a fare un tentativo, sono sensazioni ed emozioni bellissime!Sono sensazioni ed emozioni tipiche e proprie del turismo en plein air, non sperimentabili con una vacanza in hotel o in bed&breakfast. Tralasciando il “fattore costi”, più contenuto nel primo caso, c’è un’altra fondamentale differenza di cui tener conto: il turismo en plein air è totalmente libero e personalizzabile, non soggetto a tappe fisse ma sempre aperto alle “divagazioni di percorso”; tutto questo in netta controtendenza con la standardizzazione delle offerte turistiche “all inclusive”. Chi viaggia in camper o in caravan è un “personal traveller”, un esploratore (concedetemi il termine) che vuole essere libero di scoprire e approfondire i luoghi, strada facendo. Un esempio di interpretazione intelligente di questa “filosofia di viaggio” è l’iniziativa “Terre di Siena”, che viene presentata in questo Salone: un modello esemplare e ben congegnato di interazione tra un territorio, i suoi operatori economici, il turista en plein air; vi invito a scoprirla!In estrema sintesi, per noi di Associazione Produttori Caravan e Camper la sfida di questa prima edizione del Salone del Camper è riuscire a farlo diventare una casa accogliente per i camperisti, caravanisti, turisti in tenda. Casa accogliente per i camperisti – certo – strumento di marketing – altrettanto certo – senza dimenticare però che come costruttori (ma penso di poter parlare anche per i nostri amici concessionari) il vero successo di questa manifestazione si misurerà non solo in termini di customer satisfaction, non solo in termini di quanti nuovi appassionati riusciremo a far avvicinare al plein air riusciremo ma anche – e da buon genovese vorrei dire soprattutto – con la quantità di vendite che saranno realizzate! Questo sarà il vero termometro che ci farà comprendere se con il Salone del Camper avremo contribuito ad un’inversione di tendenza. Fatta questa premessa, vorrei prendere qualche minuto per analizzare insieme l’andamento del settore caravanning in Italia e in Europa, analisi quest’ultima indispensabile per impostare azioni future efficaci, tanto più in un contesto economico che permane critico ed instabile. Cominciamo dal lato della Domanda: nel biennio 2008-2009, i dati elaborati dalla European Caravan Federation e da ANFIA evidenziano che in ambito europeo le immatricolazioni di autocaravan sono scese a quota 68.226, con una contrazione del 20,5% rispetto al 2008, mentre sul mercato domestico, le immatricolazioni di nuove autocaravan sono state 8.169 nel 2009, con un calo del 31,1% rispetto al 2008 (vd. grafico 1, powerpoint). Decrementi che, sebbene in misura più contenuta, colpiscono anche le caravan: il segmento caravan, infatti, in Europa perde il 16,3%, attestandosi sulle 87.304 registrazioni e, in Italia, riesce a malapena a raggiungere le 2.030 unità, con una riduzione del 20,4% rispetto al 2008 (anno in cui si registravano 2.549 caravan). Negli ultimi mesi i principali mercati europei sembrano essersi stabilizzati o addirittura mostrano qualche segnale di ripresa, mentre, in Italia, come si evince da una prima stima di ANFIA, il mercato delle autocaravan (primo semestre 2010) ha visto una ulteriore contrazione delle immatricolazioni di camper pari all’8,3% (5.070 autocaravan) rispetto allo stesso periodo 2009, mentre il comparto caravan ha evidenziato un calo del 13,3% (1.092 roulotte) rispetto allo stesso periodo (vd. grafico 2, powerpoint). Uscendo dal breve periodo e analizzando insieme alcuni dati di lungo periodo: dal 1998 al 2007 in Europa il mercato ha generato tassi di crescita sostenuti, per poi ritornare nel 2009 agli stessi livelli immatricolativi di 10 anni prima (vd. grafico 3, powerpoint). Questo vuol dire che il nostro mercato è in una fase di declino irreversibile? La risposta è secondo me un deciso NO, e vorrei proporvi a supporto di questo pensiero tre riflessioni: 1) il pubblico continua ad essere molto interessato ai nostri prodotti: basti vedere le affluenze del pubblico alle fiere di settore in questi anni, sostanzialmente stabili o in crescita; 2) un secondo dato, molto interessante, relativo al mercato Francia: se si sommano le vendite di camper nuovi con le vendite di camper usati, il calo di immatricolazioni attraverso tutta la crisi risulta modestissimo per mostrare addirittura un +10% per il cumulato della stagione 2009-2010 fino a Luglio rispetto allo scorso anno e comunque un +4% rispetto a due stagioni fa; 3) i dati (interessantissimi) tratti dalla ricerche del CISET, che verrà presentata più tardi, mostrano come il turismo itinerante “tenga” anche nel picco della crisi. Conclusione: la gente continua ad amare il turismo all’aria aperta! Dal lato della domanda, quindi, sembra che le premesse per una ripartenza a pieno regime ci siano tutte, con un forte vincolo dato dalla scarsità di finanziamenti al consumo e dai parametri molto rigidi oggi in vigore per la concessione di nuovi finanziamenti. E dal punto di vista dell’offerta? E’ indubbio che la crisi abbia causato problemi significativi alla quasi totalità dei costruttori: nel 2009 non penso che alcun costruttore abbia chiuso il bilancio con l’utile operativo positivo, alcuni sono caduti in stato di insolvenza, hanno chiuso. insomma un vero disastro! Si sono salvati alcuni produttori di nicchia in certe fasce di mercato, che la crisi ha risparmiato. Detto ciò, guardiamo agli aspetti positivi: i produttori hanno ridotto le scorte e oggi producono su ordine o quasi, limitando così i rischi finanziari; chi ha gestito bene quest’anno ha generato cassa, creando il polmone finanziario per affrontare l’auspicabile crescita. Addirittura sono nati alcuni nuovi marchi, a cui diamo il benvenuto. I concessionari (quelli bravi) hanno ridotto il parcheggio di usato e ora godono di una situazione finanziaria corretta…, anche loro pronti a cogliere il cambio della marea. Questo vuol dire che la crisi è dietro di noi? Le turbolenze sono ancora di attualità – un esempio fra tanti: solo alcune settimane fa uno dei più grossi concessionari tedeschi (16 punti vendita!) ha dichiarato lo stato d’insolvenza – ma ci sembra di poter dire che le premesse per una ripartenza a livello europeo ci sono tutte. E l’Italia? Purtroppo il quadro in Italia è meno incoraggiante: questo grafico, aggiornato a Giugno 2010, mostra la media mobile delle immatricolazioni dal 2005 e indica in maniera evidentissima come la crisi in Italia sia di profondità e durata incomparabile con quella degli altri principali paesi europei (vd. grafico 4, powerpoint). Le ragioni? Provo a tentare alcune riflessioni a titolo personale: 1) la struttura del mercato, composto (a differenza di quelli francese e tedesco) in larga misura da famiglie – colpite in modo durissimo dalla crisi dell’occupazione, psicologicamente più sensibili ai fenomeni congiunturali e più dipendenti dalla disponibilità (oggi scarsissima) di credito al consumo; 2) una rete di distribuzione che necessita forse di una professionalizzazione e riqualificazione e che in alcuni casi non ha ancora saputo dare risposte moderne ed evolute a questa situazione 3) una politica istituzionale di accoglienza del turismo itinerante fino ad oggi limitata ad alcuni interventi spot e lasciata spesso alle iniziative dell’imprenditore singolo. Questa situazione, tuttavia, è stata senz’altro favorita dall’ultimo punto che vorrei citare, un mea culpa: 4) una mancanza di coordinamento tra l’attività e le iniziative delle varie associazioni operanti nel settore del plein air: situazione tipicamente italiana, dove – per dirla con il Guicciardini – il particulare tende sempre a prevalere. Anche alla luce di questa situazione, APC-ANFIA ha deciso di impegnarsi con ancora maggiore energia per cercare di promuovere lo sviluppo del turismo itinerante. APC sta infatti completando un percorso di “nuovo posizionamento”, a metà strada tra il comparto automobilistico di origine e la forte matrice turistica che caratterizza il caravanning, esprimendo l’esigenza di “fare filiera” con il coinvolgimento attivo delle associazioni nei comparti sia automotive che turistico, uscendo dai particolarismi e protagonismi per fare realmente sistema. E’ un invito! Continueremo poi a investire nelle relazioni con le istituzioni affinché il turismo itinerante si attesti a pieno titolo come una modalità di viaggio e una forma di turismo riconosciuta e ben accolta sul territorio nazionale. Questa è una delle ragioni per cui ci si è attivati affinché anche in Italia, così come accade in Francia e nel Nord Europa, venga riconosciuto al turismo en plein air lo stesso status e pari requisiti rispetto alle altre tipologie di offerta turistica. Ciò attraverso l’introduzione di una “Legge Quadro sul Turismo Itinerante e all’Aria Aperta”, che (a) svolga una funzione di indirizzo nei confronti dei modelli di ricettività e di ospitalità regionali; (b) garantisca un’accoglienza di qualità per i turisti del plein air che visitano l’Italia; (c) introduca finalmente una regolamentazione univoca in materia di aree di sosta. In sintonia con un’altra Associazione del nostro settore e con la collaborazione di esponenti istituzionali impegnati nella valorizzazione e nello sviluppo turistico dei nostri territori abbiamo anche aperto un tavolo di lavoro per un piano ancora più ambizioso, un vero e proprio Progetto Nazionale per il Turismo Itinerante, che svilupperemo nel corso del prossimo anno. Altro argomento che sta particolarmente a cuore ad APC-ANFIA, e che mi preme sottolineare, è l’azione che stiamo svolgendo per ottenere per la patente B l’innalzamento da 3,50 a 4,25 tonnellate della massa complessiva delle autocaravan conducibili; ricordo che il limite di 3,5 tonnellate è già stato innalzato a 4.250 Kg per il traino delle caravan. Come tutti sappiamo il mercato e l’industria italiani sono prevalentemente orientati verso il segmento autocaravan e di conseguenza solo innalzando anche per le autocaravan tale limite di massa ci saranno pari e reali opportunità di crescita per entrambi i segmenti di mercato: autocaravan e caravan. La cosa poi è particolarmente sensibile in quanto sia in Francia che in Germania che in Inghilterra tale limite è nei fatti superato da legislazioni ad hoc e quindi l’industria italiana si trova a competere in condizioni di svantaggio. E’ un bene che oggi sia presente il Senatore Mantovani, che può forse commentare e dare suggerimenti su come questi due aspetti chiave per il nostro settore – Legge Quadro sul Turismo Itinerante e Normativa sulle patenti – possano diventare realtà. Ultimo punto, ma non meno importante, di questo programma è rafforzare ulteriormente il legame con il territorio, potenziando la collaborazione con gli oltre 8.100 Comuni italiani. In quest’ottica proporremo anche per il 2010 il bando “I Comuni del turismo all’aria aperta. A questo proposito invito tutti voi a rimanere alla cerimonia di premiazione dei vincitori 2009, che avrà luogo fra pochi minuti in questa stessa sala: dove saranno premiati i rappresentanti di 6 amministrazioni comunali, che hanno presentato un progetto di area di sosta multi-funzionale che saranno realizzate anche grazie al supporto tecnico e al contributo economico di APC-ANFIA. Una persona ha lasciato un commento1.sicuro?Paolo, UnregisteredMa questa notizia dell’innalzamento a 4,25 tonn per il traino di caravan con patente B da dove risulta? Il nuovo CdS non riporta nulla del genere.Posted 12/09/2010 ; 14:08:21Scrivi un breve commento a tema con l’argomentoNome :Titolo :E-mail :Sito web :Text ColorAquaBlackBlueFuchsiaGrayGreenLimeMaroonNavyOlivePurpleRedSilverTealWhiteYellowCommento(i) :J! Reactions 1.09.01•General Site LicenseCopyright © 2006 S. A. DeCaro Una persona ha lasciato un commento 1.sicuro?Paolo, UnregisteredMa questa notizia dell’innalzamento a 4,25 tonn per il traino di caravan con patente B da dove risulta? Il nuovo CdS non riporta nulla del genere.Posted 12/09/2010 ; 14:08:21 Ma questa notizia dell’innalzamento a 4,25 tonn per il traino di caravan con patente B da dove risulta? Il nuovo CdS non riporta nulla del genere. J! Reactions 1.09.01•General Site LicenseCopyright © 2006 S. A. DeCaro Copyright © 2006 S. A. DeCaro