cronaca di un podolico impiccato a Calvello

Il podolico è uno dei formaggi più prestigiosi d’Italia, certamente la rappresentazione più alta del caciocavallo.

Il podolico è una preziosa fonte di proteine ad alto valore biologico; sali minerali come calcio, fosforo e vitamine, in particolare la riboflavina (vitamina B2).

Deve il suo nome al fatto che il latte per produrlo viene dalla razza di mucche podolica, una razza autoctona che oggi si è ridotta a circa 25.000 esemplari allevati allo stato brado o semibrado.

La pasta è di colore giallo paglierino, semidura e omogenea al tatto può avere un peso da 500 g a 8,10 chili. Il profumo di latte e di fieno è intenso, mentre la texture è leggermente granulosa e talvolta piccante. Queste particolari caratteristiche sono date dalla sua lunghissima stagionatura, che può arrivare anche a 5 o 6 anni, e che gli conferisce un ventaglio di sapori complesso.

A differenza del normale caciocavallo, gli aromi di macchia, sottobosco e pascolo tipici della regione di allevamento si fanno più persistenti, esattamente come più persistente è il gusto in bocca.

Calvello è uno splendido paese della provincia potentina, in Basilicata dove sorge l’area sosta camper Italica ed è qui che si dipana la storia raccontata.