In Confindustria Toscana Sud, oggi, 15 dicembre, è il terzo ed ultimo appuntamento, almeno per il primo semestre dell’anno accademico, per il progetto di collaborazione fra il Santa Chiara Lab dell’Università di Siena e Confindustria Toscana Sud.
Il progetto entra in merito al tema della valorizzazione delle competenze trasversali.
A chiudere questo primo ciclo, strutturato in tre incontri formativi, è la Trigano S.p.A.
L’azienda multinazionale, che nel polo industriale di Cusona a S.Gimignano dà lavoro a circa 350 dipendenti, è ben conosciuta nel settore con i propri marchi CI e Roller Team.
Giovedì 15 dicembre i rappresentanti dell’azienda terranno una lezione rivolta a 25 giovani laureandi, provenienti da diversi corsi di studi dell’Ateneo senese.
La lezione sarà incentrata sulle strategie di comunicazione e sull’importanza delle relazioni interpersonali nei contesti lavorativi. Dunque verranno affrontati argomenti relativi alle competenze fondamentali per poter lavorare in aziende complesse e strutturate come la realtà di Trigano.
“La nostra azienda – ha affermato Paolo Bicci, amministratore delegato Trigano SpA – ha aderito con entusiasmo al progetto di collaborazione con l’Università di Siena propostoci da Confindustria Toscana Sud. Noi vogliamo dare un contributo concreto alla crescita dei talenti”.
Il progetto “Soft Skills, Strong Future” si conclude, relativamente al primo semestre, con l’incontro del 15 dicembre. Riprenderà nel secondo semestre con un secondo ciclo di tre incontri sempre tenuti da aziende associate a Confindustria Toscana Sud.
Un progetto che getta un reale ponte tra il mondo della scuola a quello produttivo ed è destinato a creare nel nuove coscienze lavorative.
Si tratta di iniziative utili e che permetteranno alle imprese toscane di poter contare su una fucina di nuovi manager particolarmente sensibilizzati sulle tematiche più strategiche.
Perché il futuro inizia a scuola e poi però deve proseguire con un percorso idoneo, attivo e fattivo. In fondo la teoria è alla base ma la pratica poi è quella che fa la differenza.