Questa è una storia da raccontare. Anzi no, da urlare.
Racconta di un chirurgo italiano, persona seria e grande professionista, che un ventennio fa inventò uno strumento del suo mestiere; un ferro utile alla chirurgia insomma.
Non stiamo a dirvi di cosa si tratta, perché non lo comprendiamo noi, figurarci spiegarlo ad altri.
Bene, a distanza di tanti anni, lo strumento è diventato un attrezzo apprezzato e utilizzato in Giappone, come in India, come in altre nazioni. In Italia no, logicamente, perché l’invidia prevarica il buonsenso.
Questo Dottore è anche un appassionato caravanista e spesso lo si incontra, con la sua gentile signora, in giro. Anche perché trainando una Nardi che ha perfettamente restaurato, diciamo che si fa notare l’arrivo in campeggio.
Per ora non riveliamo il nome, ci riserviamo in futuro il piacere di intervistarlo proprio su questo argomento. Perché di ottimi chirurghi che salvano vite umane, per fortuna, ce ne sono; ma di caravanisti e che per giunta inventano anche un attrezzo utilizzato in molte nazioni, no, questo non capita proprio tutti i giorni.
Adesso lo attende un incontro con alcuni colleghi giapponesi a Tokio, perché nel Sol Levante sono desiderosi di complimentarsi per l’invenzione.
A noi non resta, a metà ottobre, al rientro, incontrarlo e intervistarlo. Chissà se in questi casi basterà dargli del “Lei” o ci vorrà il “Voi”…