Chiediamo scusa, siamo italiani

Chiediamo scusa, siamo italiani

“Mai dare per spacciati gli italiani, voi siete così, quando sembra che siete in un angolo, tirate fuori il meglio e non ce n’è per nessuno” questo mi ha detto una gentile signorina di nemmeno trent’anni, tedesca, una di quelle che è abituata a girare ogni giorno tanti soldi quanti un comune mortale non ne vedrà mai in vita sua. E non solo, perché ha proseguito: “Guarda la storia dei mondiali di calcio, due gravissimi scandali e due mondiali vinti. Mai dare per spacciati gli italiani, quando pensi che siano al collasso, ecco che ripartono e non ce n’è per nessuno”. OraSandy, nome non di fantasia, può aver ragione, oppure no, sta di fatto che proprio in questi giorni si stanno registrando notizie nel nostro settore che confermerebbero questa tesi. Tracostruttoridicaravane dicamperitaliani che stanno ampliando la propriarete venditaall’estero in modo importante e significativo, altri che pare presto, se le voci sono confermate, usciranno con nuovi modelli per soddisfare ulteriori richieste,Tecnoledche presenta un ampliamento di gamma dei suoi prodotti per illuminazione alCaravan Salondestinata ai costruttori e a furor di popolo ora lo inserisce nel catalogo destinato a chi il camper o la caravan già ce l’hanno e vogliono comunque approfittare del vantaggio tecnico e tecnologico. Insomma, una bombardata di buone notizie, vere, concrete che se non autorizzano nessuno a dire che siamo in un mercato fiorente, di certo portano ottimismo e dimostrano come forse Sandy ha ragione. A questo si aggiunge il sito Internet destinato all’usato diAssocamp, e ancora il primo e unico sito Internet che è anche un gestionale evoluto per i centri noleggio diCamper World Rente chi più ne ha, più ne metta. Pare proprio che nessuno abbia voglia di darsi per spacciato e si stiano tirando fuori, con diverse modalità e metodologie i cosiddetti “attributi”. Chiediamo scusa a tutti, quindi, siamo italiani. Quelli che in tempo di crisi, quando tutti li danno per finiti, hanno uno scatto improvviso e vincono i mondiali di calcio. E non una volta, ma due.