“Chi ti ha detto di rallentare? Accelera o ti multo”: VIETATO ANDARE PIANO al volante I Altro che eccesso di velocità, sanzioni sanguinarie se fai la lumaca
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“Chi ti ha detto di rallentare? Accelera o ti multo”: non lo sai, ma ufficialmente, per legge è vietato andare piano quando guidi la tua auto. Tutto vero, devi accelerare, al volante. Altro che eccesso di velocità, sanzioni sanguinarie se fai la lumaca.
In Italia, lo sappiamo tutti, per guidare è fondamentale rispettare i limiti di velocità. La strada non è solo un luogo di transito, ma uno spazio condiviso da tutti.
E dove, soprattutto, ogni decisione del conducente può avere conseguenze importanti, sia per sé stessi che per gli altri utenti della strada.
I limiti di velocità non sono stabiliti a caso: essi tengono conto di fattori come il tipo di strada, le condizioni del traffico, la visibilità e la presenza di pedoni o ciclisti.
Ignorarli significa aumentare significativamente il rischio di incidenti, spesso con conseguenze gravi o addirittura fatali. Ma si possono ignorare in molti modi, a dire il vero.
Occhio alla ‘vera’ regola dei limiti di velocità
Il codice della strada italiano definisce chiaramente le velocità massime consentite. Ad esempio, sulle autostrade il limite è generalmente di 130 km/h, mentre sulle strade extraurbane principali è di 110 km/h. Nelle strade urbane, il limite scende spesso a 50 km/h, ma in alcune zone residenziali o vicino alle scuole può essere ridotto anche a 30 km/h. Questi limiti servono a proteggere tutti: chi guida, chi cammina sul marciapiede e chi si sposta in bicicletta. È importante sottolineare che il rispetto dei limiti non è solo una questione di legalità, ma di sicurezza e responsabilità civica.
Gli studi sulla sicurezza stradale dimostrano che l’eccesso di velocità è una delle principali cause di incidenti gravi. Aumentare la velocità di pochi chilometri all’ora può ridurre drasticamente il tempo di reazione di un conducente e aumentare l’energia cinetica in caso di collisione, rendendo le conseguenze più gravi. Per esempio, un impatto a 80 km/h può risultare molto più pericoloso di uno a 50 km/h, anche se la differenza di velocità sembra minima. Questo spiega perché le autorità italiane pongono grande attenzione al controllo della velocità, tramite autovelox, tutor e pattuglie della polizia stradale.

Eppure, devi considerare la regola all’opposto
Oltre alla sicurezza, rispettare i limiti di velocità contribuisce a ridurre l’impatto ambientale della guida. Velocità più elevate comportano un maggior consumo di carburante e un aumento delle emissioni inquinanti. Ma sapevi che in verità la regola vale (anche) all’opposto?
Certo, il Codice dice chiaramente che se vai troppo piano, tanto da ostacolare il traffico e transito e da rappresentare un rischio per l’incolumità degli altri, vieni sanzionato così come se stessi correndo troppo. Dunque, come dicevano i latini, la virtù sta nel mezzo: non sforare i limiti, ma non andare neppure come una lumaca.
