“Che disco metti?”: NUOVO OBBLIGO IN CITTA’, e mi raccomando, prima di salire in auto non scordarlo, sennò altro che ‘musica’ I Multa stonatissima per le tue tasche

disco - pexels - newscamp

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“Che disco metti?”: quante volte ce lo hanno chiesto, o ce lo siamo chiesti da soli, addirittura, prima di salire a bordo dell’auto? Un modo, come un altro, per intrattenersi. Musica buona, rilassante magari, o buona a ‘svegliarci’.

Certo oggi la musica si è evoluta e magari non metti più ‘dischi’: eppure, il disco non tramonta mai. Non questo. Non in auto almeno.

Anche perché è arrivato un nuovo obbligo in città: devi metterlo davvero e mi raccomando, prima di salire in auto non scordarlo, sennò altro che ‘musica’.

Ti becchi una multa stonatissima per le tue tasche: altro che decibel, però. La ragione per cui ti sanzionano non è riferita al volume del tuo stereo.

Almeno non in questo caso: del resto, quante volte il volume degli altoparlanti delle nostre auto hanno un po’ esagerato, diciamo così. E allora?

Metti il disco, altrimenti la multa è una musica stonata

In fin dei conti, la musica è una compagna fedele della nostra vita. Ci accompagna nei momenti di gioia, ci consola in quelli di malinconia, ci motiva quando serve energia. E non c’è luogo più intimo e personale dell’automobile per vivere questo rapporto: chiunque, almeno una volta, ha trasformato il proprio abitacolo in una piccola sala da concerto, dove la musica scandisce pensieri, ricordi e stati d’animo.

Ascoltare un brano mentre si guida è un gesto naturale, quasi automatico. C’è chi sceglie la radio, chi preferisce le playlist personali, chi ancora ama “mettere un disco” — o meglio, oggi, selezionare un album in digitale — per ritrovare un’atmosfera particolare. In ogni caso, la musica in auto non è solo intrattenimento: è una forma di compagnia, un modo per staccare, per pensare, o semplicemente per godersi il viaggio.

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Questa melodia sarà stonatissima, senza disco

Naturalmente, bisogna sempre ricordare che la sicurezza viene prima di tutto. La musica deve essere un sottofondo piacevole, non una distrazione. E le regole, poi: per esempio, in questo caso non si parla affatto di disco inteso come ‘musicale’, ma di un altro tipo di disco. Quale?

In questo caso, si tratta di disco orario, quell’obbligatorio strumento da esporre sul cruscotto per segnalare l’orario di arrivo nelle zone di sosta a tempo. Se devi parcheggiare, insomma, non puoi fare a meno di averlo. Un dettaglio apparentemente banale, ma fondamentale: dimenticarlo o usarlo male può costare una multa salata. E sono in troppi che ci cascano: e sì, quella sì che sarebbe musica stonata.