CBE e i nuovi rivelatori di gas

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CBE BMTCO

Gran colpo di CBE che persevera nel voler fornire le migliori soluzioni ai camperisti e ai caravanisti.

Questa volta le novità sono ben due ed entrambe devono essere considerati non già dei semplici accessori, ma dei “necessori”, nel senso che sono necessari perché la sicurezza non è mai da considerarsi optional.

Ecco quindi che il rivelatore di GPL e gas etere BMTG e quello per il monossido di carbonio BMTCO, e sono queste le novità, sono stati completamente ridisegnati e presentano nuove caratteristiche che ne migliorano le performance.

È un gioco di parole, ma la differenza tra i due verbi è fondamentale: non basta rilevare un gas, bisogna anche rivelarlo. Ed è questo che fanno i rivelatori di gas di CBE, prodotti ben conosciuti dai camperisti di tutta Europa, che da quest’anno avranno look e caratteristiche differenti. Gli attuali rivelatori in gamma (MTG e MTCO) vengono ora sostituiti dal nuovo rivelatore BMTG dedicato al GPL e all’etere e dal nuovo BMTCO in grado di avvertire la presenza di monossido di carbonio. BMTG e BMTCO, non solo sono stati riprogettati con nuovi componenti che ne migliorano le performance, ma propongono inoltre un design totalmente rinnovato anche per forma e dimensioni. E’ importante anche segnalare che il nuovo cicalino o “buzzer”, grazie alle sue dimensioni maggiorate, è molto più potente di quello dei modelli precedenti, raggiungendo ora gli 85 db in ossequio alla normativa. I nuovi rivelatori non hanno più la forma quadrata e misure di 60 x 60 mm, ma diventano rettangolari con una larghezza quasi doppia (119 mm) e propongono un nuovo, elegante, design. I moduli sono rotondi e sviluppati per abbinarsi alla linea di cornici a incasso Berker (Modular Plates), la più diffusa in Europa. La scelta tecnica di CBE rimane quella di tenere separati i due prodotti: BMTG per il rilevamento di GPL (gas di petrolio liquefatti) e gas etere (effetto narcotico) e BMTCO per il monossido di carbonio (CO). Il monossido di carbonio, infatti, si propaga nell’aria in maniera differente dal GPL e dall’etere e ha bisogno di sensori diversi e calibrati in modo appropriato.

Quando il sensore del rivelatore BMTG rileva GPL o gas etere, si attiva un segnale acustico che avvisa della presenza di gas nell’aria prima che questo abbia effetto sulle persone all’interno dell’abitacolo e che la sua concentrazione raggiunga un decimo del valore minimo necessario per poter innescare una eventuale esplosione. I due livelli di taratura presenti sul circuito, consentono di adeguare la sensibilità del sensore in base all’uso e alla posizione di installazione scelta.

Il funzionamento del rivelatore di monossido di carbonio BMTCO è analogo. La produzione di monossido di carbonio a bordo di un veicolo ricreazionale può essere generata dalla combustione in un ambiente con poco ossigeno o da una combustione incompleta di un’utenza a gas o a gasolio. Un gas mortale che però è inodore, insapore e incolore. Può essere prodotto da fornelli, forni, frigoriferi o sistemi di riscaldamento non in perfetta efficienza o guasti. Quando il sensore di BMTCO rileva nell’aria questo gas velenoso, si innesca il segnale acustico che avvisa l’equipaggio del pericolo prima che ci siano effetti sulle persone all’interno dell’abitacolo.

Sia BMTG che BMTCO presentano una spia rossa di allarme che si attiva alla rivelazione di gas all’interno dell’abitacolo ed inoltre è prevista la possibilità di collegare in parallelo al segnale d’allarme accessori di segnalazione con potenza max. 250 mA.

Entrambi i rivelatori di CBE sono testati e calibrati con i gas di riferimento e hanno una durata di vita del sensore di circa 10 anni.

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