Caravan Elnagh, la lezione (1)

E così la Elnagh ritorna a produrre
caravan. Newscamp lo aveva anticipato in data 30 novembre 2009 (Stanno per arrivare, quando?) e ora è
realtà.Newscamp ne ha parlato con una certa enfasi, tipica
degli eventi epocali e siccome non è giusto sparare paroloni a
vanvera, tanto per fare, è corretto anche che spieghiamo perché il
fatto che Elnagh torni a produrre caravan è davvero un evento
destinato a cambiare nel profondo il dna del settore, con buona pace
di chi non lo ha ancora capito e di cui poco ci importa. Non aver
colto i segnali significa essere fuori dal settore, dalla sua
contemporaneità e dalla sua storia.Sessualmente siete attivi o
passivi?Questa è la domanda. Ovvero, preferiamo subire
(un pensiero a Marrazzo ci vuole) oppure preferiamo essere
attivi?Fino ad oggi, almeno dal 1974, il settore veicoli
ricreazionali ha vissuto con logiche spesso passiviste, preferendo
costruttori e concessionari vendere al momento quello che il mercato
richiedeva non curandosi del futuro.Qualcuno dirà che si
vende quello che il mercato chiede ed è giustissimo, però è
obbligo dei costruttori e dei concessionari porre le basi anche per
vendite future. Ecco la logica dell’oggi per oggi, senza curarsi di
cosa sarà il futuro è tipico dei passivisti. Noi che viviamo la
sessualità e non solo in modo differente, preferiamo invece un
mercato in cui vengano rispettati tutti i segmenti, altrimenti prima
o poi, sempre lì, in fondo alla schiena si arriva e questo settore
c’è già arrivato tre volte a questa situazione. Dunque, una capita,
ma tre… vuol dire che piace. E così la Elnagh ritorna a produrre
caravan. Newscamp lo aveva anticipato in data 30 novembre 2009 (Stanno per arrivare, quando?) e ora è
realtà.Newscamp ne ha parlato con una certa enfasi, tipica
degli eventi epocali e siccome non è giusto sparare paroloni a
vanvera, tanto per fare, è corretto anche che spieghiamo perché il
fatto che Elnagh torni a produrre caravan è davvero un evento
destinato a cambiare nel profondo il dna del settore, con buona pace
di chi non lo ha ancora capito e di cui poco ci importa. Non aver
colto i segnali significa essere fuori dal settore, dalla sua
contemporaneità e dalla sua storia.Sessualmente siete attivi o
passivi?Questa è la domanda. Ovvero, preferiamo subire
(un pensiero a Marrazzo ci vuole) oppure preferiamo essere
attivi?Fino ad oggi, almeno dal 1974, il settore veicoli
ricreazionali ha vissuto con logiche spesso passiviste, preferendo
costruttori e concessionari vendere al momento quello che il mercato
richiedeva non curandosi del futuro.Qualcuno dirà che si
vende quello che il mercato chiede ed è giustissimo, però è
obbligo dei costruttori e dei concessionari porre le basi anche per
vendite future. Ecco la logica dell’oggi per oggi, senza curarsi di
cosa sarà il futuro è tipico dei passivisti. Noi che viviamo la
sessualità e non solo in modo differente, preferiamo invece un
mercato in cui vengano rispettati tutti i segmenti, altrimenti prima
o poi, sempre lì, in fondo alla schiena si arriva e questo settore
c’è già arrivato tre volte a questa situazione. Dunque, una capita,
ma tre… vuol dire che piace. Giusto per rinfrescare la memoria di
coloro che si atteggiano a sapere, ricordiamo che per troppo tempo
questo settore si è appiattito sui carrelli tenda, di fatto
giungendo poi al blocco improvviso del mercato e alla distruzione del
comparto. Allora si diede la colpa alla guerra del Kippur. Peccato
che, a guerra finita, tutto riprese ma quel segmento no. Mai
più. Giusto per rinfrescare la memoria di
coloro che si atteggiano a sapere, ricordiamo che per troppo tempo
questo settore si è appiattito sui carrelli tenda, di fatto
giungendo poi al blocco improvviso del mercato e alla distruzione del
comparto. Allora si diede la colpa alla guerra del Kippur. Peccato
che, a guerra finita, tutto riprese ma quel segmento no. Mai
più. Poi fu la volta delle caravan. Mercato eccessivamente e
irrazionalmente appiattito su quella tipologia fino a giungere al
punto che non se ne poteva più. Poi fu la volta delle caravan. Mercato eccessivamente e
irrazionalmente appiattito su quella tipologia fino a giungere al
punto che non se ne poteva più. Poi con i camper abbiamo
assistito a uno spettacolo del tutto simile. Poi con i camper abbiamo
assistito a uno spettacolo del tutto simile. La lezione di
Elnagh è dunque questa. Bisogna gestire il mercato rispettando i
segmenti nella loro totalità. Non esistono solo i camper, non
esistono solo le caravan, ma esistono i veicoli
ricreazionali. La lezione di
Elnagh è dunque questa. Bisogna gestire il mercato rispettando i
segmenti nella loro totalità. Non esistono solo i camper, non
esistono solo le caravan, ma esistono i veicoli
ricreazionali. Bisogna creare le condizioni affinché il
mercato ci sia oggi e anche domani e questa è la sola strada. Bisogna creare le condizioni affinché il
mercato ci sia oggi e anche domani e questa è la sola strada. Anzi no. Questo editoriale sarà lungo e quindi
meglio tagliare qui e arrivederci alla prossima parte:Caravan Elnagh, la lezione (2). Anzi no. Questo editoriale sarà lungo e quindi
meglio tagliare qui e arrivederci alla prossima parte:Caravan Elnagh, la lezione (2). Nessuno ha ancora lasciato un commentoScrivi un breve commento a tema con l’argomentoNome :Titolo :E-mail :Sito web :Text ColorAquaBlackBlueFuchsiaGrayGreenLimeMaroonNavyOlivePurpleRedSilverTealWhiteYellowCommento(i) :J! Reactions 1.09.01•General Site LicenseCopyright © 2006 S. A. DeCaro Nessuno ha ancora lasciato un commento J! Reactions 1.09.01•General Site LicenseCopyright © 2006 S. A. DeCaro Copyright © 2006 S. A. DeCaro