“Bevi e guidi? E io ti spengo l’auto in automatico”: Salvini all’attacco, ufficiale il BLOCCO DEL MOTORE I Se alzi il gomito, la macchina non si mete in moto
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“Bevi e guidi? E io ti spengo l’auto in automatico”: ci siamo, Salvini all’attacco, ora è ufficiale il ‘blocco del motore’. In cosa consiste? Se alzi il gomito, la macchina non si mete in moto. Sì, è ‘guerra all’alcol al volante’.
Negli ultimi anni Matteo Salvini, nella veste di Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha portato avanti una vera e propria battaglia legale contro gli illeciti stradali.
Una crociata — come l’hanno definita in molti — che ha come obiettivo non solo l’inasprimento delle sanzioni per chi infrange le regole, ma soprattutto la tutela della sicurezza collettiva.
Il nuovo Codice della Strada, approvato dopo mesi di discussioni, ne è la dimostrazione più evidente. E ne hanno parlato davvero un po’ tutti.
Le novità introdotte sono molte e toccano diversi ambiti: dai limiti più severi per chi usa il cellulare alla guida, all’aumento delle sanzioni per eccesso di velocità e guida sotto l’effetto di sostanze.
Blocco del motore: non si mette in moto se hai bevuto
Ma la misura che ha fatto più discutere è senza dubbio quella del blocco automatico dei veicoli in caso di abuso di alcol da parte del conducente. Si tratta di una rivoluzione tecnologica e culturale: i nuovi veicoli, infatti, saranno dotati di sistemi intelligenti in grado di rilevare il tasso alcolemico del conducente e, in caso di valori oltre la soglia consentita, impedire l’accensione del motore.
Una misura che in altri Paesi europei è già in sperimentazione e che in Italia dovrebbe poter entrare gradualmente in vigore proprio su impulso del Ministero guidato da Salvini.

Come funziona il nuovo dispositivo
Il principio è semplice ma potentissimo: prevenire prima che punire. Non si tratta più di fermare chi ha già commesso un illecito, ma di evitare che possa farlo, bloccando alla radice il rischio di tragedie. Ogni anno, infatti, centinaia di vite vengono spezzate da incidenti causati da chi si mette al volante dopo aver bevuto troppo. Con questa nuova tecnologia, quel gesto irresponsabile potrebbe diventare semplicemente impossibile.
Naturalmente, la misura ha sollevato anche dubbi e critiche. C’è chi parla di invasione della privacy o di costi aggiuntivi per i cittadini. Ma dal Ministero la linea è chiara: la sicurezza viene prima di tutto. Il sistema, che fa rifermento agli ormai noti ‘alcolock’, dovrebbe riguardare i recidivi di multe per uso e abuso di alcol, ma non è escluso che il provvedimento in futuro si possa allargare.
