Assocamp e APC, non Cris ma TüV

Durante l’incontro di ieri, 28 novembre 2011, promosso daAssocamp, uno dei punti che in proiezione futura inciderà maggiormente nei rapporti tra distribuzione e cliente è stato l’accordo tra Assocamp,APCeTüVper creare una sorta di certificazione, di “modus operandi”, di protocollo o chiamatelo come volete, che consentirà aglioperatori commerciali, quindi icentri vendita, oconcessionariche dir si voglia, di rispondere al meglio in tema di relazione con i clienti, camperisiti o caravanisti, di lungo corso o meno, non importa. Una sorta distandardizzazione dei rapportiche non deve essere vista, perché non lo è, come una snaturazione della professionalità del singolo operatore ma semmai per quello che realmente è, per una sua esaltazione, per un riconoscimento delle proprie capacità operative e manageriali. L’istituzione di un protocollo è sempre un bene perché se da un lato qualcuno lo può vivere come limitativo visto che fissa dei paletti, e di fatto lo è, dall’altro permette di avere a disposizione una serie di operatori di indubbia validità. Si dirà che non siamo inglesi o tedeschi, noi siamo creativi. Ebbene, la creatività si esalta quando conosce bene i limiti in cui muoversi, quando èenergia propulsivaallo stato puro che viene incanalata in modo positivo. Un getto Geyser è un bellissimo spettacolo naturale, uno show, ma fine a sé stesso. Gli islandesi però incanalandolo in modo corretto con quel getto ci riscaldano le abitazioni dell’isola. E questo è il punto, libertà e creatività sono un conto, il “chi se ne frega, faccio quello che mi pare” un altro. Ottimo poi il fatto che APC,Associazione Produttori Caravan e Camper, è co-partner attiva nel promuovere l’iniziativa, segno evidente che c’è una identità di intenti, seppure nel rispetto delle reciproche diversità di ruolo e istituzionali. La scelta infine di TüV dimostra che non è una operazione meramente pubblicitaria, promozionale, fine a sé stessa, tanto per far credere che sia. “Quelli del TüV” non scherzano affatto, Assocamp e APC nemmeno. Già due anni or sono, a più riprese e in ultimo lo scorso maggio (qui) dalle colonne di Newscamp si chiedeva perché non si promuoveva nulla sulla falsariga del Cris inglese. Bene, c’è voluto un tempo tecnico per dare una risposta che andasse incontro al mercato e anche a noi, ma la risposta c’è stata e questo è un ottimo segnale per tutti.