ADDIO MULTE STRISCE BLU: “Ho il contrassegno arancione, e su me non avete alcun potere” I Annullate all’istante, è illegale sanzionarti se ce l’hai: ma lo sanno in pochi

Parcheggio-con-le-strisce-blu-fonte-depositphotos.com- newscamp

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Addio alle strisce blu, anzi, alle multe sulle strisce blu: tutto vero, è legge. “Ho il contrassegno arancione, e su me non avete alcun potere”. Annullate all’istante, è illegale sanzionarti se ce l’hai: ma lo sanno in pochi

Guidare in Italia è un’impresa eroica. Chiunque si metta al volante ogni giorno lo sa bene: tra traffico, buche, parcheggi introvabili e regole che cambiano da città a città, i guidatori italiani sono sottoposti a uno stress continuo.

Non è solo questione di pazienza: guidare nel nostro Paese significa affrontare un percorso a ostacoli fatto di rischi e spese impreviste. Per esempio?

Oltre al rischio di incidenti – che purtroppo resta alto nonostante la tecnologia e i sistemi di sicurezza sempre più avanzati – si rischia la beffa.

Basta una distrazione o una manovra azzardata per trasformare un normale spostamento in un problema serio, con danni, assicurazioni e moduli da compilare. E poi? Poi ci sono loro.

Multe per i parcheggi, quanto vorrei non pagarle: ora puoi

Poi ci sono le multe, che incombono come spettri su ogni automobilista: un autovelox nascosto, una ZTL imboccata per errore, una sosta di cinque minuti oltre il tempo consentito. E non finisce qui. C’è il rischio di danni alla macchina – graffi, urti, atti vandalici – che spesso si verificano proprio quando l’auto è parcheggiata e incustodita. A tutto questo si aggiunge il traffico, un nemico invisibile ma costante, capace di trasformare anche il tragitto più breve in una prova di resistenza psicologica.

E poi ci sono loro, appunto: i parcheggi a pagamento, le famigerate strisce blu. Ormai onnipresenti nelle città grandi e piccole, rappresentano l’ennesimo fastidio per chi guida. Non solo bisogna trovarne uno libero, ma anche ricordarsi di pagare il ticket e calcolare bene i tempi per non rischiare la multa. È una piccola tassa quotidiana che pesa, soprattutto per chi usa l’auto per lavoro o per necessità.

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La soluzione è a portata di mano

Eppure, forse non tutti lo sanno, ma in almeno tre casi specifici si può evitare di pagare le strisce blu in modo perfettamente legale.
Il primo caso riguarda le persone con disabilità che possiedono il contrassegno arancione o europeo. Chi ne è in possesso ha diritto a parcheggiare gratuitamente anche negli stalli blu, purché non si tratti di spazi riservati a residenti o altre categorie specifiche.

Il secondo caso è quello dei residenti di alcune zone a traffico limitato o regolamentate, che possono ottenere permessi speciali dal Comune per sostare gratuitamente o a tariffa ridotta nelle aree blu vicine alla propria abitazione. Le regole cambiano da città a città, ma l’esenzione esiste e vale la pena informarsi. Infine, il terzo caso è meno conosciuto: se le strisce blu non sono accompagnate da un numero sufficiente di parcheggi gratuiti (strisce bianche) nelle vicinanze, la sosta a pagamento può essere contestata. Lo ha stabilito più volte la Cassazione, ribadendo che i Comuni devono garantire un equilibrio tra parcheggi liberi e a pagamento.