A volte, basta poco

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A volte, basta poco

di Ivan Perriera

A volte, basta poco, che ce vo?

Dalla Francia arriva un piccolo consiglio, difficilmente attuabile tanto più si scende verso sud, che ritengo di condividere.

In Francia il ministro della Salute Olivier Veran ha ammesso che l’epidemia è entrata in una nuova fase, raggiungendo lo stadio 2: «Il virus circola sul nostro territorio e dobbiamo frenarne la diffusione». Ha quindi raccomandato di evitare le strette di mano, baci, abbracci. In tempi di coronavirus è meglio salutarsi mantenendo una certa distanza. una misura importante — ha sottolineato — al pari di lavarsi bene le mani e starnutire coprendosi bocca e naso con l’avanbraccio.

Pensare di salutare un amico, un collega, un parente, senza il consueto affetto è una pratica che sembra offendere o mancare di rispetto al nostro interlocutore ma, se ci pensiamo un attimo, comprendiamo che questo basterebbe a ridurre il rischio di contagio e comprendere che è proprio fra gli amici, colleghi e parenti che si veicola maggiormente l’infezione.

Se a questa piccola accortezza aggiungiamo di evitare di toccare troppo le superfici (magari aiutandosi con carta usa e getta per le porte dei bagni, dispenser, rubinetti pubblici, ecc.) riuscriremo a vivere più tranquillamente la nostra vita.

Io sono un terrone e come per tutti i meridionali, non esternare tutto il nostro affetto all’amico che si incontra è come fargli uno sgarbo ma, in questo momento, me ne farò una ragione e cercherò di modificare le mie abitudini per il mio bene e quello di tutte le persone alle quali voglio bene.

D’altronde non ci sono altri modi per evitare la trasmissione dell’infezione e allora, sappiatelo, quando vi incontrerò sarò felice di rivedervi ma… niente soliti baci, abbracci e strette di mano, così supereremo brillantemente questo antipatico momento.

Basta poco, che ce vo?

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