Newscamp vestita di nuovo

Se state leggendo questoeditoriale, non importa se siete entrati tramiteFacebook,Twitter,YouCamp, laNewsletteroNewscampstessa, di fatto in questo momento siete su Newscamp. Dunque benvenuti e, soprattutto, benvenuti nellanuova versione. Una versione che fissa in qualche modo un paletto, visto che siamo all’evoluzione numero 4della nostra webzine, con una lunga marcia intrapresa nel lontano 1997 (l’immagine è uguale a quella dell’allora home page). Questa evoluzione numero 4 è suddivisa in varie fasi, la prima delle quali, la più evidente, è proprio lanuova veste graficae ilnuovo cuoredi Newscamp. Speriamo vi piaccia anche se per qualcuno, immaginiamo, sarà come con levelinediStriscia la Notizia. A inizio di ogni anno quelle nuove sembrano peggio delle precedenti, salvo poi cambiare idea l’anno successivo, quando cambiano ancora. Cambiare è importante, perché nulla è statico anche se certamente bisogna farlo con cognizione di causa, non troppo spesso e nemmeno solo per il gusto di farlo. Ecco quindi che la navigazione è stata resa piùintuitivaeimmediata, secondo iparametridell’Easy-to-Surfpiù attuali, i colori più tenui,implementatiicontenuticon una connessione aNewscamptv, il canale di web-televisione di Newscamp e, in omaggio alle più contemporanee regole dellaComunicazione 2.0, vi si accede a sinistra e con l’ultimissimo video pubblicatoa vista piena. Insomma, si cerca di fare e di fare sempre meglio. Ultimo ma non ultimo, prima di augurarvi un piacevole e utile soggiorno tra le pagine di Newscamp, un ringraziamento pubblico adue angeli:Eleonora ManfrinieSimona De Pascalis. Se Eleonora oramai è consapevole di quanto sia duro e complicato a volte occuparsi di Newscamp e togliamo pure “a volte”, Simona ora sta comprendendo bene che non è facile, soprattutto con me. Però è doveroso ringraziarle visto il risultato. Come detto ieri ad Eleonora, stiamo costruendo proprio una bella squadra, composta da persone di primissimo livello, dei mediocri non sappiamo cosa farcene, che stiano pure altrove. In fondo chi sceglie di leggere Newscamp non lo fa certo perché lo ha ordinato il medico e quindi si merita solo il meglio, a cominciare da chi ci perde sopra talvolta anche le notti (ogni riferimento a Simona è certamente voluto). E adesso, cari lettori, godetevi la nuova Newscamp e buona lettura.