“Guidare, voi? Al massimo i carrelli della spesa: siete troppo vecchi”: hanno solo 69 anni, sono in forma ma li CANCELLANO DALLA STRADA PER ANZIANITA’ I Patenti stracciate per legge in automatico

Anziano-alla-guida-Pexels-newscamp

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“Guidare, voi? Al massimo i carelli della spesa: siete troppo vecchi”: hanno solo 69 anni, sono in forma ma li cancellano dalla strada per ‘anzianità’. Sì, esatto, tutto vero: patenti stracciate per legge in automatico.

L’Italia è ormai un Paese con una media anagrafica tra le più alte d’Europa. La popolazione invecchia, ma lo fa bene: l’aspettativa di vita cresce, le condizioni di salute migliorano, la qualità dell’esistenza si allunga e si arricchisce.

Oggi, a settant’anni, molte persone conducono una vita piena, attiva, energica. Hanno ancora voglia di fare, di viaggiare, di muoversi.

In tanti casi, sembrano avere vent’anni di meno. Ma non per lo Stato. Non in alcuni ambiti: non, in particolare, quando si tratta di guidare.

Secondo le leggi e i regolamenti che disciplinano la guida, dopo una certa età il cittadino non è più considerato del tutto “affidabile” al volante.

Non puoi più guidare a 69 anni

Si impongono visite mediche più frequenti, controlli severi, limiti che, pur giustificati dalla sicurezza, spesso si trasformano in una barriera simbolica. È come se, superata una soglia anagrafica, scattasse un messaggio implicito: “sei troppo vecchio per guidare”. Una frase che suona come una condanna preventiva, un giudizio non sulla persona, ma sull’età stessa.

Eppure, la realtà smentisce molti luoghi comuni. Ci sono anziani che guidano con prudenza, lucidità e rispetto delle regole molto più di tanti giovani distratti da smartphone o comportamenti imprudenti. L’età, di per sé, non è un indicatore assoluto di rischio: ciò che conta sono le condizioni psicofisiche reali, il senso di responsabilità, l’esperienza accumulata in anni di guida.

patente licenza - newscamp
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Ecco perché ti tolgono la patente

Togliere o limitare la patente in base all’anagrafe rischia di diventare un atto di ingiustizia silenziosa. Per molti anziani, infatti, l’automobile rappresenta molto più che un mezzo di trasporto: è indipendenza, dignità, libertà. È la possibilità di non dipendere da figli o parenti, di uscire, fare la spesa, incontrare amici. Privare qualcuno di questo strumento, senza una reale motivazione sanitaria, equivale a ridurre un pezzo importante della sua autonomia.

La verità è che non viene deciso lo stop per gli anziani così, di default, in automatico, a prescindere da tutto e tutti: ovvero sia, in linea di massima una persona se si dimostra capace può guidare anche all’infinito, almeno in teoria. Il punto è se si tratta di patenti professionali, per le quali non solo è prevista l’età della pensione, ma anche un vincolo temporale, ai 68 anni, affinché si smetta di dirigere mezzi pesanti. per trasporto di persone e cose ai fini della sicurezza collettiva.