“Sfreccio davanti all’autovelox a 180 km/h ma LA MULTA NON ARRIVA”: anzi, se la becca un poveraccio al posto tuo I Neanche passava da lì: ma gli danno la colpa e deve sganciare

Autovelox-YouTube- newscamp

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“Sfreccio davanti all’autovelox a 180 km/h ma la multa non arriva”: anzi, diciamola tutta, se la becca un poveraccio al posto tuo. Come sarebbe possibile? Neanche passava da lì, ma gli danno la colpa e deve sganciare.

Di che si tratta? Di uno scambio di identità? Sì e no. Quasi, diciamo. Ma per capire di che cosa si tratta, occorre fare un passo indietro in tal senso.

Diciamocelo con onestà: non esiste guidatore che non abbia guardato con occhio torvo gli autovelox. Anche se vai piano, hai sempre paura che qualcosa sfugga, e ti arrivi la multa.

E se invece ti piace correre, è peggio, perché sai di non potertela cavare. E allora perchè non vai piano? Dilemma amletico, d’accordo, lo sappiamo.

Ma in tal senso, c’è chi ha inventato tutto e il contrario di tutto pur di farla franca. E ora c’è chi giura di avere un sistema infallibile. Sarebbe a dire?

Ecco come fregano il dispositivo autovelox

Sì: può sfrecciare ben oltre il limite di velocità imposto, e passare davanti all’autovelox senza che questi lo possa ‘identificare’. O meglio, anzi peggio: lo fa, ma la multa non gli arriva. Anzi, arriva: ma non a lui. A un altro. Come sarebbe?

Nei forum e nei gruppi social si leggono ogni sorta di stratagemmi: dal nascondere o alterare la targa, al clone delle targhe di veicoli simili, fino a soluzioni più raffinate come usare auto aziendali, intestazioni fittizie o vendite “di comodo” subito dopo l’infrazione. C’è poi chi giura di avere un sistema “unico”: sfrecciare oltre il limite e la multa arriva a un’altra persona.

autovelox fissi - newscamp
autovelox fissi – newscamp

Il segreto dei furbetti: la targa viene identificata, ma…

Come fa ad arrivare ad altri? Semplice, nella sua gravità. La targa corrisponde a quella di altri soggetti, anche se non è una targa vera. In pratica, i furbetti camuffano i numeri della propria targa per far sì che sembrino altri, oppure incollano una targa fittizia sopra la vera, o ancora usano un tablet o adesivi o scotch per camuffarla.

Di conseguenza, quando l’autovelox fotografa la targa della vettura che corre troppo, identifica una targa diversa da quella reale, e quindi la multa arriva a qualcuno che non ha alcuna colpa, e magari non è mai passato neppure da lì. Ovviamente, una multa si può sempre contestare, e non è nemmeno così automatico che il furbetto vinca. Le riprese video possono identificare l’auto in altro modo: dal colore, dal modello, dal telaio. Puoi anche aver clonato una targa: ma se quella targa corrisponde una vettura ben diversa, hai poco da fare il furbetto.