“Erano le merendine di mio figlio per la scuola”: AUTOMOBILISTA GOLOSO, automobilista pericoloso I Non dovevi mangiarle: mega multa e ritiro della patente, lo dice la legge

posto di blocco - newscamp
“Erano le merendine di mio figlio per la scuola”: ebbene sì, adesso scatta la regola più clamorosa che si possa immaginare, e riguarda la gola. O, almeno, solo in parte. Automobilista goloso, automobilista pericoloso, verrebbe da dire. Per quale motivo?
“Erano le merendine di mio figlio per la scuola”: esatto, ma non dovevi mangiarle. E per quale motivo? Lo dice la legge, e rischi anche la patente. Esatto.
Si è giustificato così un automobilista fermato per un controllo, colto con una mano sul volante e l’altra… nel sacchetto degli snack. E allora?
Una scena apparentemente innocua, che però ha avuto conseguenze pesanti: multa salata e ritiro immediato della patente. E no, non si tratta di un’esagerazione.
Mangiare alla guida, anche “solo” una merendina, è considerato comportamento pericoloso e sanzionabile secondo il Codice della Strada.
Merendine al volante, no, non devi farlo
Il principio alla base è molto semplice: quando si guida, ogni distrazione può trasformarsi in un rischio concreto. Articolo 173 del Codice della Strada, lo stesso che regola l’uso del cellulare, specifica che il conducente deve mantenere il pieno controllo del veicolo e delle mani sul volante. Tradotto: qualsiasi azione che comprometta la prontezza di riflessi, anche per pochi secondi, può essere punita come guida distratta. E tra queste, rientra anche il mangiare o il bere mentre si è al volante.
L’automobilista in questione, sorpreso a sgranocchiare una merendina mentre attendeva al semaforo, si è visto notificare una multa di 173 euro, oltre alla decurtazione di 5 punti dalla patente. Ma la sorpresa più amara è arrivata dopo: in base alla dinamica e al comportamento reiterato, è scattato anche il ritiro temporaneo della patente, proprio per violazione delle norme sulla sicurezza stradale.

Lo dice la legge: anche se erano merendine innocue
Gli agenti, come previsto dalla legge, hanno infatti applicato una delle sanzioni più rigide introdotte con le nuove norme sulla guida distratta, categoria che comprende non solo l’uso di smartphone e navigatori, ma anche gesti come truccarsi, fumare o mangiare. Tutti comportamenti che richiedono l’uso di almeno una mano o l’attenzione visiva distolta dalla strada.
L’episodio, diventato virale, ha riacceso il dibattito su quanto spesso sottovalutiamo i piccoli gesti al volante. “Solo un morso”, “tanto ero fermo”, “stavo attento lo stesso”: giustificazioni comuni, ma inutili davanti alla legge. Gli esperti ricordano che anche due secondi di distrazione possono bastare per causare un incidente.