“Over 65 anni? Siete buoni solo per guidare i carrelli della spesa”: il governo distrugge gli anziani: non guiderete mai più dal 15 Ottobre I Lo dice la legge

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“Over 65 anni? Siete buoni solo per guidare i carrelli della spesa”: un modo forse orribile tramite cui bollarli, e tuttavia, potrebbe fotografare il tutto. Tutto cosa? Il governo sembra quasi voler ‘distruggere’ gli anziani: non guiderete mai più.

Sì, esatto: dal 15 Ottobre, per voi potrebbe scattare il vincolo più tragico che si possa immaginare: siete in grado di guidare ma non ve lo consentono. Lo dice la legge.

Tutti sanno che l’esperienza di un anziano è un vero patrimonio da coltivare e da cui attingere per imparare molto, quando si è in giovane età.

Allo stesso tempo un anziano ha meno ‘elasticità’, forse, nell’affrontare certe sfide e sforzi della vita, rispetto a un giovane, almeno in teoria.

Da qui, però, a impedirgli di esercitare un diritto che sembrerebbe sacrosanto, come quello di guidare arrivato all’età della pensione, ce ne passa.

Ecco perché non ti fanno guidare quando invecchi

Eppure la legge dice che se hai fatto 65 anni anni, al massimo potrai ottenere delle speciali deroghe, ma poi non guiderai mai più. Come sarebbe possibile? Gli anni vissuti portano saggezza, prudenza e una capacità di affrontare le situazioni con equilibrio. Tuttavia, con l’avanzare dell’età, possono diminuire alcune doti fisiche e cognitive — come i riflessi e la prontezza — rendendo certe attività più impegnative. È il caso, ad esempio, della guida professionale di mezzi pesanti o di trasporto pubblico, un settore regolato da norme molto precise.

Secondo la legge italiana, chi è in possesso di una patente di categoria C o D (rispettivamente per la guida di mezzi pesanti e di veicoli adibiti al trasporto di persone) non può proseguire l’attività oltre una certa età, salvo deroghe speciali. In particolare, una volta compiuti i 65 anni, l’autista deve sottoporsi a controlli medici e autorizzazioni straordinarie per poter continuare a lavorare. Queste deroghe possono essere concesse, in casi specifici, fino ai 68 anni di età, ma oltre tale limite la legge è chiara: non è più possibile guidare professionalmente camion, autobus o veicoli simili.

patente-anziani-Depositphotos.com- newscamp
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Il principio di legge è chiarissimo

Il principio alla base di questa norma è quello della sicurezza stradale, sia per chi guida sia per gli altri utenti della strada. Con il passare degli anni, infatti, anche un lieve calo della vista, dei riflessi o della resistenza fisica può aumentare il rischio di incidenti, specialmente alla guida di mezzi complessi e di grandi dimensioni.

Tuttavia, molti considerano questa regola eccessivamente rigida, soprattutto nei confronti di chi, pur avendo superato i 65 anni, gode di ottima salute e di una lunga carriera senza incidenti. Il dibattito resta aperto: da un lato c’è la necessità di garantire la massima sicurezza, dall’altro quella di non penalizzare l’esperienza e la professionalità di chi ha dedicato una vita intera alla guida. Alcuni propongono un sistema più flessibile, basato su verifiche periodiche individuali, piuttosto che su limiti anagrafici rigidi. Per ora, la normativa resta quella: chi ha superato i 65 anni può ottenere solo proroghe temporanee, ma oltre i 68 dovrà lasciare definitivamente il volante dei mezzi pesanti o pubblici. Un passaggio difficile per molti, che segna la fine di una carriera, ma anche l’inizio di una nuova fase della vita.