Una falsa notizia

di Luca StellaNel nostro settore ci sono persone che ipotizzano che un addetto della stampa, potrebbe essere editore o giornalista o altro, abbia preso in mano la responsabilità distributivo-commerciale di un costruttore di settore, sempre per il mercato italiano, ovvero lo stesso in cui opera con altra qualifica.Il tutto, la favoletta dice, mettendo una persona che della realtà commerciale di settore ne sa poco o nulla, come testa di legno, ovvero, come se per non figurare attivamente la persona A mettesse al posto giusto la persona B. Peccato che poi in questi casi basta una prima riunione con i concessionari perché l’arcano venga svelato.Per questo motivo Newscamp ritiene che questa sia una favoletta, che nessuno mai e poi mai farebbe una boiata del genere e questo per motivi che sono così ovvi da risultare banali e tediosi e quindi meglio chiedere scusa preventivamente ai lettori di Newscamp per le banalità che troveranno scritte.Newscamp non crede sia vera questa notizia, perché altrimenti:a) il costruttore dimostrebbe almeno a livello di immagine di non sapere dell’esistenza di validissimi commerciali italiani attualmente in cerca di posizionamento, ergo ignoranza assoluta del mercato italiano compreso il fatto che, prendendo un addetto di una testata, ovviamente perderebbe di credibilità per qualsiasi cosa venisse lì scrittob) l’editore o giornalista darebbe il segno che le attività comunicative non gli vanno come si crederebbec) l’editore o giornalista, utilizzando una testa di legno, darebbe una immagine di viltà e di insicurezza nel proprio agire a dir poco clamorosid) indipendentemente se lo facesse per soldi o gratuitamente, in ogni caso esporrebbe al rischio, ma cosamai certezza, dell’arrecare danno economico alla testata poiché è ovvio che nessun costruttore investirebbe in un concorrente.e) l’immagine che tutti gli addetti alla comunicazione di settore ne ricaverebbero, sarebbe di poveracci con le toppe al sedere pronti a scodinzolare al primo che gli sventolasse sotto una banconota da cinque euro e così non è.Per tutti questi motivi crediamo si tratti di una quelle bufale estive che di tanto in tanto aleggiano. Nessuno ha ancora lasciato un commentoScrivi un breve commento a tema con l’argomentoNome :Titolo :E-mail :Sito web :Text ColorAquaBlackBlueFuchsiaGrayGreenLimeMaroonNavyOlivePurpleRedSilverTealWhiteYellowCommento(i) :J! Reactions 1.09.01•General Site LicenseCopyright © 2006 S. A. DeCaro Nessuno ha ancora lasciato un commento J! Reactions 1.09.01•General Site LicenseCopyright © 2006 S. A. DeCaro Copyright © 2006 S. A. DeCaro